Se ti piace molto mangiare affettati, saprai quanto sia difficile resistere alla tentazioni di assaporare queste prelibatezze italiane: il prosciutto cotto e quello crudo. Tuttavia, se stai seguendo una dieta equilibrata, potresti chiederti quale tra il prosciutto crudo o cotto sia la scelta migliore. Ecco cosa devi sapere.
In questo articolo ti sveleremo la vera sorpresa su quale tipo è più adatto alla tua dieta, prosciutto crudo o cotto? Scopri con noi i segreti della lavorazione del prosciutto e quali sono le differenze nutrizionali tra questi due tipi di salume. Rimarrai davvero sorpreso
Il prosciutto cotto, rispetto a quello crudo, è più indicato per quelle ricette con cottura è un ingrediente versatile e molto apprezzato in cucina, grazie alla sua capacità di adattarsi a numerose ricette. Rispetto al prosciutto crudo, infatti, il prosciutto cotto si presta maggiormente per la preparazione di piatti con cottura. Questo perché il processo di lavorazione del prosciutto cotto prevede una fase di cottura che ne rende la carne più morbida e facile da tagliare.
Il prosciutto crudo, invece, viene stagionato a lungo senza subire alcuna forma di cottura. Questa particolarità lo rende perfetto per essere gustato come antipasto o come ingrediente principale in piatti freddi come insalate ,tartine, o squisiti antipasti.
Tuttavia, se sei alla ricerca di nuove idee per la tua cucina e vuoi sperimentare con nuovi sapori e consistenze, il prosciutto cotto potrebbe essere l’ingrediente giusto per te. Grazie alle sue proprietà culinarie uniche, puoi utilizzarlo nella preparazione di una vasta gamma di ricette, dalle classiche fettine impanate ai rotoli farciti con verdure fresche fino alle sfiziose tortillas ripiene. Ma quale è consigliato per la dieta? Il prosciutto cotto o crudo?
Se stai cercando un salume che ti permetta una maggiore versatilità in cucina, il prosciutto cotto è sicuramente quello giusto. Ma se invece stai facendo una dieta per rimetterti in forma, bisogna capire qual è quello migliore tra i due.
Prosciutto crudo o cotto: qual è consigliato per la dieta?
Molte persone preferiscono il prosciutto crudo per il suo sapore intenso e la sua consistenza morbida, ma quando si tratta di decidere quale sia migliore per la dieta, le cose sono un po’ più complicate. Il prosciutto cotto è generalmente meno grasso del prosciutto crudo perché durante la sua lavorazione vengono rimossi parti di grasso in eccesso.
Tuttavia, ciò non significa che il prosciutto crudo debba essere evitato completamente. Infatti, se consumato con moderazione può far parte di una dieta equilibrata. Occorre considerare anche la stagionatura dei due tipi di prosciutto, mentre quello crudo richiede lunghi periodi di maturazione (anche anni). Quello cotto ha tempi minori che possono variare da qualche ora a qualche giorno. Questa differenza nella preparazione influisce sulla quantità di sale presente nei prodotti finiti.
Ma bisogna anche considerare i metodi di cottura utilizzati per cucinare il prosciutto cotto rispetto al consumo diretto del prosciutto crudo. Sebbene entrambi possano essere usati in molte ricette diverse, l’uso del prosciutto cotto prevede inevitabilmente l’utilizzo della cottura.
Non esiste una risposta semplice alla domanda su quale tipo sia meglio per la dieta tra il prosciutto crudo o cotto, tutto dipende dalle singole esigenze nutrizionali e dal modo in cui viene consumato.
Lavorazione del cotto
La lavorazione del prosciutto cotto è molto diversa da quella del prosciutto crudo. Inizialmente, viene scelto il maiale e la sua carne viene tagliata in modo da ottenere delle fette uniformi che verranno poi salate. Successivamente, le fette vengono insaporite con spezie e aromi come pepe, aglio e rosmarino per dare al prodotto un sapore più intenso. A questo punto si procede con la cottura a bassa temperatura per diverse ore.
La cottura lenta permette di mantenere intatto il gusto originale della carne mentre garantisce una perfetta sicurezza alimentare eliminando eventuali batteri nocivi presenti nella carne. Dopo la cottura, le fette vengono raffreddate ed imballate pronte per essere vendute.
In generale, il prosciutto cotto contiene meno grasso rispetto a quello crudo grazie alla rimozione dei grassi sottocutanei durante la lavorazione. Tuttavia, bisogna fare attenzione alle quantità di sale aggiunte durante la salatura poiché possono aumentare notevolmente il contenuto di sodio nel prodotto finito, e quindi il rapporto calorico più cambiare.
Sebbene sia stato considerato meno pregiato rispetto al prosciutto crudo negli anni passati, oggi il prosciutto cotto rappresenta un’ottima alternativa per chi cerca un prodotto gustoso e sicuro da consumare senza rinunciare al piacere del gusto.
La lavorazione del crudo
La lavorazione del prosciutto crudo è un’arte antica che richiede grande abilità e attenzione ai dettagli. La prima fase della produzione consiste nella scelta dei suini, che devono essere allevati in modo naturale e nutrirsi di cereali e legumi per ottenere una carne magra e saporita.
Una volta selezionati i suini, si procede con la salatura a secco delle cosce intere, ricoperte da uno strato uniforme di sale marino. Questa operazione permette di disidratare la carne, eliminare l’acqua in eccesso ed esaltare il sapore.
Dopo alcuni giorni di riposo, le cosce vengono lavate accuratamente per rimuovere il sale in superficie e fatti asciugare al fresco per circa 2 mesi. Durante questo periodo avviene la stagionatura del prosciutto crudo, una lenta maturazione che conferisce al prodotto profumo intenso e gusto equilibrato.
Inoltre questo tipo di lavorazione richiede molta pazienza ma garantisce un risultato eccellente, un prodotto pregiato dal sapore autentico riconosciuto a livello internazionale. È importante notare che il prosciutto crudo ha meno grassi rispetto al cotto perché non viene sottoposto ad alcuna cottura o lavorazione termica.
Prosciutto crudo o cotto: qual è quello più grasso
Entrambi i tipi di prosciutto hanno le loro qualità e benefici. Il prosciutto crudo è noto per il suo sapore intenso e la sua consistenza morbida, mentre il prosciutto cotto è perfetto per preparare moltissime ricette gustose.
Se invece siamo interessati alla quantità di grassi presenti nei due tipi di prosciutto. Va detto che in media quello crudo ha una percentuale inferiore rispetto a quello cotto. Tuttavia, ci sono diverse varianti sul mercato con diversi livelli di stagionatura che possono influenzare la quantità di grassi presente. E quindi anche un assunzione più bassi di grassi.
In generale, se si vuole scegliere un tipo di prosciutto più leggero dal punto di vista nutrizionale senza rinunciare al gusto, è consigliabile optare per uno dei tanti produttori che offrono versione light o dolce del prosciutto crudo. In questo modo potrete godere appieno della bontà del vostro piatto preferito senza preoccuparvi troppo delle calorie.
Prosciutto fonte di proteine
Il prosciutto è una fonte di proteine, ma ci sono differenze tra il prosciutto cotto e crudo. Il prosciutto cotto contiene circa 20 grammi di proteine per 100 grammi di prodotto, mentre quello crudo ne ha solo 17 grammi.
Le proteine sono essenziali per la costruzione dei muscoli e del tessuto corporeo, ma anche per mantenere un equilibrio ormonale sano. Tuttavia, non tutte le proteine sono uguali, alcune hanno un valore biologico più elevato rispetto ad altre.
Il valore biologico delle proteine dipende dalla loro composizione in aminoacidi, che rappresentano i mattoni fondamentali delle proteine stesse. In generale, le proteine animali contengono tutti gli aminoacidi essenziali necessari all’organismo umano.
Per quanto riguarda il prosciutto crudo e cotto, entrambi contengono tutti gli aminoacidi essenziali necessari al nostro corpo. Tuttavia, alcuni studi indicano che le proteine del prosciutto crudo potrebbero essere leggermente meglio assimilate dal nostro corpo rispetto a quelle del prosciutto cotto.
In ogni caso, sia il prosciutto crudo che quello cotto possono essere consumati come fonte di proteine nella dieta quotidiana. Tuttavia è importante considerare anche altri fattori come i grassi saturi presenti nel prodotto prima di decidere quale scegliere per la propria alimentazione.