Dolcemente adagiata nell’omonimo golfo, Pozzuoli è una delle perle dei Campi Flegrei ovvero “dei campi ardenti”, così chiamati sin dall’antichità per l’intensa attività vulcanica. Pochi sanno che questa località mediterranea è al centro dell’interesse di studiosi internazionali perché ospita un super vulcano, ovvero un vulcano la cui eruzione può determinare un cambiamento climatico senza precedenti in una vasta area (coinvolgerebbe anche Napoli e tutta l’Italia meridionale), cambiare radicalmente la geografia del paesaggio ed avere effetti catastrofici sulla vita dell’uomo (ne esistono solo 3 di questa tipologia nel mondo: i Campi Flegrei a Pozzuoli, Yellowstone negli Stati Uniti e Lago Toba in Indonesia).
Una delle caratteristiche principali di Pozzuoli (come ben sanno gli abitanti del luogo) è il bradisismo, ovvero il fenomeno sismico di sollevamento ed abbassamento della crosta terrestre a causa della pressione sotterranea e che ha radicalmente cambiato la geografia del territorio. I puteolani parlano da secoli il dialetto “puzzulano” che è foneticamente molto diverso da quello napoletano e spesso incomprensibile sia ai bacolesi che ai partenopei.
Passiamo ora alla storia di Pozzuoli, cosa vedere, cosa fare, cosa mangiare e dove dormire
Storia di Pozzuoli
I Romani la chiamavano Puteoli a causa delle sue sorgenti di acqua termale. L’importanza di questa città nell’antichità era legata al suo porto diventato nel III sec. a.C. il più importante dell’Impero Romano. Crescendo l’importanza, crebbe anche la ricchezza della città che fu dotata di mirabili monumenti, tuttora ben conservati, ma soprattutto di un grande Anfiteatro (sul modello del Colosseo e di quello di Capua) dove la popolazione amava assistere ai giochi ovvero ai combattimenti tra gladiatori (vere e proprie celebrità dell’epoca) e tra gladiatori e fiere ossia animali come tigri e leoni. Uno spettacolo di sangue e sabbia molto famoso ed apprezzato anche dai patrizi e dagli imperatori in visita a Puteoli. Il declino della città coincise con l’apertura del porto di Ostia, voluto dall’imperatore Claudio.
Nel V secolo il bradisismo causò lo sprofondamento del litorale e la popolazione dovette spostarsi nella parte alta della città (il Rione Terra). Ma fu la notte tra il 29 e 30 settembre del 1538 quella che sconvolse per sempre il volto della città e la cui paura viene tramandata di generazione in generazione. Quella notte ci fu una violenta eruzione che distrusse il villaggio medievale di Tripergole e in una sola notte, dal nulla, spuntò un nuovo vulcano, Monte Nuovo.
Pozzuoli è celebre anche per il Santo Patrono di Napoli, ovvero San Gennaro, che qui subì il suo martirio (nel luogo dove oggi c’è il suo Santuario che consigliamo di visitare) e fu decapitato nel 305 d.C.
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Cosa vedere a Pozzuoli
Pozzuoli è una terra dalla storia millenaria e ci sono numerose testimonianze del suo glorioso passato. Sicuramente merita una visita il Tempio di Serapide, risalente all’epoca romana e chiamato così per il rinvenimento di una statua del dio egizio. Ciò che interessa però è che corrisponde alla zona del Macellum ovvero del mercato romano e che i fori sui fusti delle colonne sono una testimonianza del fenomeno del bradisismo poiché sono dovuti ai datteri di mare (il monumento è stato sott’acqua per tutto l’epoca medievale).
Altrettanto celebre è l’Anfiteatro Flavio, dove la plebe assisteva agli spettacoli di gladiatori e che è attribuito agli stessi architetti del Colosseo.
Cosa fare a Pozzuoli
A Pozzuoli non ci sono solo tante testimonianze archeologiche, ma anche molte aree naturalistiche interessanti. Una di queste è il Lago D’Averno (ossia “senza uccelli” poiché è un lago vulcanico e il gas sulfureo li uccide). Nell’antichità si credeva (a causa dei vapori che fuoriuscivano dall’acqua densa e minacciosa) che fosse la Porta degli Inferi ossia dell’Ade (non a caso fu qui che la Sibilla Cumana condusse Enea che desiderava scendere nell’Oltretomba, ma anche tanti imperatori romani). Non dimenticate di fare un salto a visitare l’Antro della Sibilla.
Un altro lago famoso è il Lago Lucrino (c’è la fermata della linea Cumana Lucrino per raggiungerlo), che occupa un cono vulcanico. In epoca romana era fonte di grande guadagno (di qui il nome), mentre nel Medioevo a causa del bradisismo scompare completamente per poi ricomparire secoli dopo.
Merita una visita anche la Solfatara, uno dei 40 vulcani attivi dei Campi Flegrei, famosa per le emissioni calde di composti gassosi dello zolfo (l’odore è quello di uova marce, ma non fanno male all’apparato respiratorio). Il luogo non è adatto ai bambini (è pericoloso).
Dove mangiare a Pozzuoli e cosa
Per i turisti in vacanza a Pozzuoli consigliamo la zona del lungomare, dove oltre all’ottimo cibo di mare (il pescato fresco del giorno è il punto forte) c’è anche la possibilità di una bella passeggiata romantica e rilassante sia per le coppie che per le famiglie con bambini (l’area è fornita di ampi spazi e campetti di calcio e basket gratuiti). Essendo provincia di Napoli, a Pozzuoli si mangia anche un’ottima pizza. Come pizzerie consigliamo La Contrada di Tony, Pizzalò, Pizza in grammi, 18 Archi e Ammaccàmm. Tutte sono presenti nelle guide di Gambero Rosso e tutte offrono materie prime selezionate. Come ristoranti di mare consigliamo invece Abraxas, La Pulperia e Boccuccia di Rosa.
Cosa mangiare a Pozzuoli
Abbiamo suggerito dove mangiare a Pozzuoli ma se volete sapere nel dettaglio cosa mangiare ecco una breve lista dei prodotti più tipici del posto.
Alici Puteolane
Sono un pesce azzurro ricco di acidi grassi Omega-3, proteine e vitamine del Gruppo b ed E. Nella ricetta tradizionale di Pozzuoli le alici sono sotto sale, sott’olio e poi macerate in vasi di terracotta. La preparazione classica è la zuppa di Alici Puteolane.
Cicerchia dei Campi Flegrei
Questo legume è ricco di proteine, vitamine B e PP, fibre e sali minerali. La cicerchia si raccoglie in piena estate per questo ora la si mangia fresca.
Fava dei Campi Flegrei Vuttulana
La fava è un legume molto apprezzato che si mangia spesso crudo, fa parte dei legumi e per questo fa molto bene alla salute.
Pomodoro Cannellino
I pomodori sono buonissimi e freschi in estate, quindi se vi trovate a Pozzuolo non dimenticate di mangiare i Pomodoro Cannellino accompagnato da una buona mozzarella di bufala campana.
Mandarino Flegreo
Alla fine del pasto perchè non concludere con un buon mandarino flegreo, tanto famoso come il limone di Procida.
Mela Annurca
In ultimo non possiamo non citare la mela Annurca una varietà di mela dalle proprietà eccelse ricca di vitamine del gruppo vitamine B1, B2, PP e C, fibre e sali minerali ( potassio, il fosforo e il manganese). La mela Annurca ha il bollino IGP.
Non abbiamo citato tutte le prelibatezze del luogo ovviamente ma è un classico consumare pesce fresco come frutti di mare e molluschi tipici della zona ed italiani.
Dove dormire
Pozzuoli è famosa tra i turisti poiché dal porto partono i traghetti per le isole flegree di Ischia, Procida e Capri piuttosto che per le sue bellezze archeologiche e naturalistiche. Per pernottare c’è davvero vasta scelta di strutture. Senza dubbio consigliamo l’Hotel Gli Dei che offre viste panoramiche sul mare e il Mini Hotel, un’elegante struttura vicino alla Solfatara e con vista sulle isole di Procida, Ischia e Capri. Molto famoso è anche l’Hotel Neronensis che sorge in un palazzo del XIX secolo e offre anch’esso un’incantevole vista sul Golfo.
Booking.comCome tipologia B&b consigliamo il B&b Dumbolo, il B&b Sofia e il B&b Del Mare tutti nei pressi dell’Anfiteatro Flavio. Prima di prenotare qualsiasi struttura vedete bene la geolocalizzazione e la vicinanza alla linea ferroviaria Cumana (stazione di Pozzuoli o Cappuccini o Gerolomini) e alla linea metropolitana Ferrovie dello Stato (fermata Pozzuoli Solfatara). Ci sono anche linee di autobus locali che collegano Pozzuoli a Bacoli e a Napoli.