Positano
Mappa
Su e giù per la città verticale incastrata nella roccia, dove le scale sostituiscono le strade.
3 cose da fare a Positano
- Percorre il Sentiero degli Innamorati che dalla Spiaggia Grande conduce alle calette di Fornillo.
- Regalarsi un paio di sandali fatti su misura, perfetti per affrontare le infinite scale di Positano.
- Arrampicarsi fino al borgo segreto di Nocelle per scoprire il Panorama degli Dei.
Come arrivare a Positano
Positano è il primo paese che si incontra sulla Costiera Amalfitana andando da ovest verso est.
E’ distante un’ora e un quarto di auto da Napoli e 20 minuti da Sorrento. Ci si può arrivare anche con gli autobus della Sita e in estate con collegamenti via mare.Per maggiori informazioni: Come arrivare in Costiera Amalfitana.
Positano
Positano, il luogo che come le Sirene ospitate sulle isole dei Galli, non smette mai di sedurre chi arriva qui
Positano vista dal mare appare quasi come una conchiglia, striata di colori diversi. Dal verde dei Monti Lattari che la incoronano fino al bianco, al rosa e al giallo delle sue case mediterranee, il grigio argento delle spiagge di ciottoli e, infine, il blu del suo mare.
Un luogo seducente come le sirene sugli scogli de Li Galli.
- Souvenir da Positano
Tutto ciò che si può fare con i limoni della Costiera Amalfitana si trova alla bottega I Sapori di Positano, in via Mulini 6. I sandali più belli si acquistano dal celebre Safari Sandali, in via della Tartana 2. Per portarsi a casa un’autentica “pezza di Positano” un indirizzo storico è il laboratorio di Maria Lampo, via Pasitea 16.
La storia di Positano
Sul litorale di Positano sorgevano splendide ville durante il periodo romano, come testimoniano alcuni resti presso la chiesa dell’Assunta.
Si ritiene che il paese sia stato fondato nel IX secolo attorno a un’abbazia benedettina e poi ingrandito con l’arrivo degli abitanti di Paestum, terrorizzati dalle incursioni dei Saraceni in Costiera Amalfitana.
Quando nel 1268 fu saccheggiata dai Pisani cambiò il proprio assetto urbanistico a fine difensivo, diventando simile ad Amalfi con strade strette, case arrampicate sulla roccia, fortificazioni e torri di avvistamento.
Da ogni punto del paese si può ammirare la cupola in maiolica multicolore della Collegiata di Santa Maria Assunta che al suo interno custodisce l’icona della Madonna Nera di ispirazione bizantina e risalente al XVIII sec.
Il nome di Positano dovrebbe nascere dalla leggenda.
Si racconta che il quadro della Madonna fosse a bordo di una nave turca che rimase bloccata al largo finché il capitano non sentì una voce sussurrare “posa, posa”. Il dipinto fu gettato in mare e i positanesi lo ritrovarono dove ora sorge la chiesa, capendo che la Vergine aveva scelto la loro città come propria dimora.
La storia di Positano, come le sue strade, è tutto un saliscendi di alterne fortune: nel 1343 venne distrutta da un terribile maremoto e dal 1400 subì continue devastazioni da parte dei pirati ottomani.
Nel settecento cominciò un periodo di splendore grazie a floridi traffici ma dopo l’unificazione d’Italia, e con l’avvento di nuove rotte commerciali, si avviò di nuovo verso il declino tanto da diventare un poverissimo borgo di pescatori che cominciarono a emigrare in massa verso gli Stati Uniti.
Rifugio Radical chic
Fu con la costruzione della Statale 163 che questo borgo della Costiera Amalfitana cominciò a risorgere: prima infatti il paese era collegato al resto del mondo e della costa solo attraverso impervi sentieri di montagna.
La nuova strada consentì i collegamenti con Sorrento e Napoli e così Positano fu scoperta dai primi turisti e tanti palazzi storici si trasformarono in alberghi.
Ma non turisti qualunque, un’élite vacanziera fatta di intellettuali, artisti, e personaggi celebri che dall’inizio del ‘900 che scelsero questo angolo di Costiera Amalfitana come esclusivo luogo di villeggiatura.
Da Escher a Steinbeck, da Picasso a Klee, da Zeffirelli a Liz Taylor tutti rimasero conquistati dalla dolcezza del clima e dalla bellezza del paesaggio.
“Prigionieri volontari in uno scenario mitologico” come amavano definirsi…
Le spiagge di Positano
La Spiaggia Grande è il cuore marinaro del paese: con i suoi 300 metri di lunghezza è una delle più grandi della Costiera Amalfitana oltre ad essere una delle più mondane, frequentata com’è da artisti, attori e dal jet-set internazionale.
Per chi invece avesse voglia di un bagno più riservato c’è la spiaggia di Fornillo, raggiungibile con un sentiero che parte dalla Spiaggia Grande costeggiando il mare e le torri saracene di avvistamento.
Per un bagno lontano da tutti e da tutto.
Sulla spiaggia di Marina Grande c’è un servizio di “taxi del mare”: piccole imbarcazioni che vi accompagnano in calette raggiungibili solo via mare come Remmese, Clavel e o il Cavone. E se al bagno volete abbinare un memorabile pranzo a base di pesce, allora fatevi accompagnare a Laurito, dove troverete il ristorante “Da Adolfo” a pochi passi dall’acqua.
Le isole delle Sirene
Al largo di Positano i tre isolotti de Li Galli furono detti “le Sirenuse” per le leggende che li circondavano come rifugio delle sirene incantatrici.
Sicuramente emanano una magia particolare, dal momento che furono scelti come buen retiro da artisti come il coreografo Leonide Massine e il grande ballerino Rudolf Nureyev, che nella villa sull’isola più grande trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Passeggiando nei dintorni
Se dopo un po’ di sano ozio al sole, un giro di shopping tra le “pezze di Positano” (abiti estivi dai colori vivaci, prevalentemente floreali) e una “Delizia al limone” mangiata sulla terrazza del ristorante La Zagara, avete voglia di scoprire i dintorni, allora potete esplorare i sentieri che portano alle frazioni montane.
Montepertuso
Potete cominciare con il sentiero che porta all‘Oasi del Vallone Porto, un luogo da fiaba ricco di cascate, animali e piante rare.
Un’infinita serie di gradini, oppure una strada carrabile che si arrampica lungo la collina, uniscono il paese a Montepertuso, la località sui Monti Lattari che sorge tra Positano e il cielo.
Un autentico buco nella montagna che tradizione vuole sia stato creato dall’impronta del dito della Vergine.
Il 2 luglio, nella chiesa della Madonna delle Grazie, si svolge una delle feste religiose più spettacolari della Costiera Amalfitana.
E’ consigliabile una visita alla Fontana Vecchia per abbeverarsi alla sua acqua freschissima.
Il Borgo di Nocelle
Sotto la cima di Montepertuso sorge anche il minuscolo borgo di Nocelle, una frazione che fino a pochi anni fa era raggiungibile solo attraverso un sentiero che si inerpicava sul fianco della montagna o una scalinata di 1500 gradini che parte dalla spiaggia di Arienzo.
Nocelle è il punto d’arrivo del Sentiero degli Dei, l’antico tracciato dei pastori che partendo da Agerola valica i Monti Lattari.
Dalla piazza del paese si può godere uno dei più spettacolari panorami della Costiera, con la vista che si allunga fino a Capri con i suoi Faraglioni.