La coltivazione dei pomodori da fare nell’orto di casa è un’attività piacevole e gratificante. Inoltre permette di ottenere frutti sani e gustosi da consumare freschi o da conservare per l’inverno.
Per avere successo in questa impresa, bisogna seguire alcune regole fondamentali che riguardano la scelta delle varietà, la preparazione del terreno, la semina, l’irrigazione, la concimazione e la difesa dalle malattie e dai parassiti.
Coltivare i pomodori da soli: cosa fare
La prima cosa da fare è scegliere le varietà di pomodoro più adatte al proprio clima e alle proprie esigenze. Esistono infatti molti tipi di pomodoro, che differiscono per forma, colore, dimensione, sapore e resistenza alle malattie.
Alcune varietà sono precoci e producono frutti in estate, altre sono tardive e continuano a fruttificare fino all’autunno. Alcune varietà sono ideali per il consumo fresco, altre per la salsa o per l’essiccazione. Si possono anche scegliere varietà antiche o biologiche, che hanno un sapore più intenso e naturale.
Una delle cose da fare è preparare il terreno dove si vuole coltivare i pomodori. Il terreno deve essere soffice, fertile, ben drenato e ricco di sostanza organica. Si consiglia di lavorare il terreno in autunno o in inverno, aggiungendo del letame o del compost.
In primavera, si può arricchire il terreno con del concime granulare a lenta cessione. Il terreno deve essere anche esposto al sole per almeno sei ore al giorno.
Si può seminare direttamente in piena terra da marzo a maggio, oppure si può anticipare la semina in vasetti al chiuso da febbraio a aprile.
In questo caso, bisogna poi trapiantare le piantine in piena terra quando hanno almeno quattro foglie vere e quando non c’è più rischio di gelate. Le piantine vanno interrate fino al primo paio di foglie e distanziate tra loro di 40-50 cm. Si possono anche usare dei tutori o delle reti per sostenere le piante e facilitare la raccolta.
Pomodori, il segreto per averli in casa
Nella nostra cucina italiana, tipica del Mediterraneo, il pomodoro è l’ortaggio più importante. I pomodori sono molto saporiti e hanno tanti nutrienti. Sono anche le verdure che l’Italia vende di più agli altri paesi.
Il nostro paese è il primo produttore e venditore di pomodori, ma in realtà questi ortaggi vengono dall’America centrale.
Vediamo quindi come coltivarli nel nostro giardino per avere una buona produzione. È meglio avere pomodori fatti in casa che comprarli al supermercato quando non sono di stagione.
Bisogna sapere una cosa importante: le radici del pomodoro possono andare in profondità nel terreno perché possono nascere anche dallo stelo della pianta.
Il segreto per avere un raccolto ricchissimo? Prima di piantare un pomodoro nel terreno, dovete togliere le foglie che stanno sulla parte bassa dello stelo.
Quando avete tolto le foglie che stanno sulla parte bassa dello stelo, potete piantare la pianta nel terreno. Fate un buco profondo nel terreno e metteteci dentro lo stelo senza foglie della pianta. Coprite tutto lo stelo con il terreno e annaffiate bene. Questo modo di fare darà alla vostra pianta le condizioni migliori per far crescere delle radici forti e fitte.
Nutrienti: la concimazione
Radici più fitte fanno sì che la pianta prenda più nutrienti dal terreno che potete quindi arricchire come volete usando concimi liquidi che durano a lungo o compost fatto in casa da voi. Questa è una scelta ecologica che fa bene alle piante e aiuta il riciclo dei rifiuti che si possono usare di nuovo.
La concimazione deve essere equilibrata e adeguata alla fase di crescita delle piante. Si può usare un concime liquido a base di azoto, fosforo e potassio da somministrare ogni 15 giorni durante la fioritura.
Si può anche usare un concime organico a base di cenere, ortica o consolida da distribuire sul terreno una volta al mese.
L’ultima cosa da fare è difendere i pomodori dalle malattie e dai parassiti. Le malattie più comuni sono il marciume radicale, la peronospora, l’oidio e il botrite. I parassiti più frequenti sono gli afidi, i tripidi, i bruchi e le cocciniglie. Per prevenire questi problemi, si possono adottare alcune buone pratiche come la rotazione delle colture, l’aerazione delle piante,