Ti sei mai chiesto cosa sia meglio mangiare per una corretta alimentazione, se il pollo o il tacchino? Vediamo le differenze nutrizionali.
In genere la carne bianca è considerata una scelta più salutare rispetto alla carne rossa. Però, ci sono alcune idee sbagliate diffuse sulle carni bianche che meritano di essere chiarite. Ad esempio, la carne di pollo e quella di tacchino, spesso accostate e considerate simili, presentano in realtà differenze significative sia in termini di gusto che di prestazioni culinarie.
Differenza tra carne di pollo e di tacchino
La carne di pollo è una delle carni bianche più consumate al mondo ed è ampiamente apprezzata per il suo sapore delicato. È una carne magra, con un contenuto di grassi inferiore rispetto alla carne rossa, ed è spesso preferita per le diete a basso contenuto di grassi. La carne di pollo si presta bene a molte preparazioni come grigliate, arrostite, fritte o bollite, ed è una scelta popolare in molti piatti tradizionali.
D’altra parte, la carne di tacchino, sebbene meno comune rispetto al pollo, ha caratteristiche proprie che la distinguono. Il tacchino è generalmente considerato più saporito rispetto al pollo e ha una consistenza più densa. È anch’esso una carne magra e ha un contenuto di grassi simile a quello del pollo.
Quando si tratta di prestazioni culinarie, le caratteristiche della carne di pollo e tacchino possono influenzare il risultato finale dei piatti. Il pollo tende a cuocere più rapidamente rispetto al tacchino, che richiede tempi di cottura più lunghi a causa della sua consistenza più densa.
Carne di pollo o carne di tacchino, valori nutrizionale
Sebbene entrambe siano considerate carni bianche, la carne di pollo e quella di tacchino hanno caratteristiche distinte. Scegliere tra pollo e tacchino dipenderà dalle nostre preferenze e sicuramente dal tipo di piatto che si desidera preparare.
Dal punto di vista calorico, è vero che la carne bianca, in generale, contiene meno calorie rispetto alla carne rossa. Tuttavia, quando si parla di carne di pollo o tacchino, entrambe si equivalgono in termini di apporto calorico. Entrambe sono considerate a basso contenuto calorico e sono adatte anche per le diete dimagranti, poiché forniscono circa 105 kcal per 100 grammi di porzione.
Un altro aspetto importante da considerare è il contenuto di ferro nella carne bianca, che spesso viene erroneamente considerato inferiore rispetto alla carne rossa. In realtà, il contenuto di ferro eme (il tipo di ferro più facilmente assorbibile dall’organismo) nelle carni bianche è simile a quello delle carni rosse. Ad esempio, 100 grammi di carne di pollo hanno la stessa quantitativo di ferro che possiamo trovare in100 grammi di carne di manzo. Se prendiamo in considerazione il tacchino, il contenuto di ferro è ancora più elevato.
È importante sottolineare che il ferro eme presente nella carne è una fonte di ferro altamente biodisponibile, il che significa che il nostro corpo può assorbirlo e utilizzarlo facilmente. Tuttavia, il ferro non-eme, presente in alimenti di origine vegetale come legumi e verdure a foglia verde, può essere meno facilmente assorbito dal nostro organismo. Pertanto, la carne bianca può essere considerata una buona fonte di ferro, in particolare di ferro eme.
Contenuto di grassi nella carne
Il dibattito sul contenuto di grassi nella carne bianca è interessante e merita una discussione approfondita. Effettivamente, la carne bianca è una scelta adatta sia per le diete ipocaloriche sia per coloro che soffrono di patologie come l’ ipercolesterolemia, una condizione caratterizzata da alti livelli di colesterolo nel sangue.
Nelle carni bianche, il grasso è localizzato principalmente in alcune parti dell’animale, come la pelle nel caso del pollo. Tuttavia, rispetto alla carne rossa, la carne bianca ha un contenuto di grassi inferiore, con una maggiore proporzione di grassi considerati benefici per la salute, come i grassi polinsaturi. Questi grassi sono noti per i loro effetti positivi sul cuore e possono contribuire a una dieta equilibrata.
Inoltre, ci sono studi che hanno evidenziato un legame tra un consumo elevato di carne rossa e un aumento dell’incidenza di cancro al colon-retto. Tuttavia, non esiste una correlazione simile tra la carne bianca e un maggior rischio di sviluppare questa patologia.