Cos’è il pollo broiler, quali sono le sue caratteristiche e perché è meglio non acquistarlo: tutte le informazioni che bisogna sapere.
Il pollo è una delle carni più consumate al mondo, ma ciò che spesso non si sa è che tale carne proviene da allevamenti intensivi. In tali luoghi, troviamo i polli broiler, i quali sono selezionati geneticamente al fine di ottenere una crescita veloce, finalizzata al consumo umano. Il pollo broiler, tuttavia, non cresce in modo naturale, ma è sottoposto ad una crescita accelerata che va contro i principi della crescita basata sui naturali ritmi biologici. Scopriamo, dunque, le caratteristiche di questo alimento e le conseguenze che hanno sull’ambiente e la salute umana.
Cos’è il pollo broiler?
Il termine “broiler” fa riferimento ai polli allevati per la carne, che sono il risultato di incroci genetici utili di far crescere i gli animali più velocemente, specialmente nelle zone del di petto e delle cosce.
Tale pratica, iniziata negli anni ’30 e perfezionata – poi – negli anni ’60, ha come obiettivo quello di rispondere alla domanda – sempre più elevata – di carne di pollo: ciò spinge gli allevatori ad adottare metodi che spingono la crescita degli animali fino al 400% più veloce rispetto ai metodi tradizionali.
Questo tipo di allevamento, però, comporta gravi sofferenze per gli animali e implica l’uso massiccio di antibiotici, con conseguenze negative sia per la salute umana, sia per l’ambiente.
Le conseguenze ambientali e sanitarie
Gli allevamenti intensivi di polli broiler causano una vita di sofferenza per gli animali, svolgendo – nel contempo – un forte impatto ambientale, dovuto all’inquinamento generato da queste strutture.
Inoltre, la carne prodotta in questi contesti presenta minori qualità nutritive e contribuisce al fenomeno della resistenza agli antibiotici. La stessa Autorità europea per la sicurezza alimentare ha confermato che il consumo di questo tipo di carne è una delle cause principali di infezioni come la campilobatteriosi e la salmonellosi nell’uomo.
Come riconoscere ed evitare questa tipologia di polli
Per evitare di acquistare carne di polli broiler, è fondamentale prestare attenzione a diversi fattori. Controllate sempre l’etichetta per avere informazioni su provenienza, sui metodi di allevamento e sulle certificazioni.
Preferite – inoltre – carne proveniente da allevamenti biologici o all’aperto, dove gli animali possono muoversi liberamente e sono nutriti con cibi sani.
Un pollo di qualità dovrebbe avere dimensioni proporzionate, con un peso che varia in base all’età e al tipo di allevamento. La carne dovrebbe essere soda, di colore roseo o tendente al giallo. Se durante la cottura le dimensioni del pollo si riducono, probabilmente è stato allevato con metodo intensivo.
Quando si tratta di scegliere il pollo giusto, è fondamentale preferire polli allevati biologicamente o da allevamenti ad aria aperta, nei quali gli animali hanno la libertà di muoversi e dove sono nutriti con diete sane e naturali.
Le dimensioni del prodotto
Bisogna osservare il rapporto tra le dimensioni del petto e delle cosce rispetto al resto del corpo del pollo. Un petto troppo, infatti, gonfio può, infatti, essere frutto di un allevamento intensivo.
Al momento dell’acquisto, è necessario, dunque, che valutiate la consistenza della carne, che dovrebbe essere soda, avere un colore rosa o tendente al giallo (nel caso dei polli ruspanti) ed essere elastica al tatto.