Oggi vi portiamo alla scoperta dei bellissimi borghi del Pollino al confine tra Calabria e Basilicata. Se siete stanchi delle solite mete del turismo di massa e delle grandi città d’arte italiane, vi consigliamo di programmare un viaggio nel Parco Nazionale del Pollino.
Meravigliosi borghi medievali dove la vita scorre lenta e dove il tempo sembra non essere mai trascorso. Vi consigliamo di visitare i borghi del Pollino almeno una volta nella vita per scoprire luoghi incantevoli della nostra penisola e godere del loro fascino autentico, non ancora stravolto dal turismo di massa.
Il primo borgo da visitare nel vostro tour del Pollino è quello di Castelsaraceno nel cuore della Basilicata. Situato su un’alta collina in posizione strategica per prevenire gli attacchi dei nemici, questo borgo risulta abitato dall’anno 1000.
Visto dall’alto ha la forma di un cuore immerso nel verde della natura rigogliosa circostante. Una ragione in più per organizzare la visita a Castelsaraceno è la recente inaugurazione del ponte tibetano, attrazione per gli impavidi e chi non ha problemi di vertigini.
Questo borgo della Basilicata è la seconda tappa del nostro tour. Situato come Castelsaraceno su una collina, Viggianello ha molte attrazioni da visitare tra cui chiese, rovine archeologiche e palazzi nobili testimonianza di secoli di dominazione straniera (prima aragonese, poi angioina e infine sveva).
La principale attrazione turistica del borgo però sono le sue fontane. Consigliamo questa meta anche agli amanti delle escursioni e delle passeggiate nella natura selvaggia.
Come si può ben intuire già dal nome, la particolarità di questo borgo della Basilicata sono le sue tradizioni albanesi, conservate e tramandate fino ai giorni nostri. Era la metà del 1500 quando un gruppo nutrito di esuli albanesi della Morea si trasferiva in queste terre.
Da visitare il Santuario dedicato alla Madonna della Stella, ovvero la Santa Protettrice di San Costantino Albanese.
Da non perdere poi il Volo dell’Aquila, ovvero un volo in deltaplano appesi ad un filo d’acciaio sospesi nel vuoto alla velocità di 80 km all’ora.
Questo borgo lucano è famoso per la figura di Isabella Morra, giovane nobildonna del paese uccisa a soli 26 anni di età dal padre e dai fratelli per aver avuto una relazione clandestina con il barone spagnolo Diego Sandoval.
Vi consigliamo di visitare il famoso castello dove visse Isabella e dove fu brutalmente assassinata. Si narra che il fantasma della donna vaghi ancora tra le mura di quel castello nelle notti di luna piena.
Inoltre dalla terrazza del Castello c’è la più spettacolare vista panoramica su Valsinni.
Molto bella anche la Chiesa dell’Assunta dove è conservato un presepe napoletano del Settecento e un crocifisso ligneo medievale.
Civita, al pari di San Costantino Albanese, è un borgo del Pollino che ha subito fortemente l’influsso degli albanesi emigrati qua. Ancora oggi le tradizioni albanesi sono parte integrante della cultura del luogo. I profughi albanesi trovano rifugio a Civita nella seconda metà del 1400 a causa dell’invasione dei turchi nella loro terra natale.