Scopriamo insieme la storia e qualche curiosità sui pizzoccheri della Valtellina, piatto tipico della gastronomia di Teglio.
I pizzoccheri della Valtellina sono un piatto tipico di Teglio, simbolo del territorio. Tale specialità, preparata coi prodotti più genuini della terra, è ricca di storia e di tradizione, anche se le sue origini sono ancora misteriose. Scopriamo, dunque, insieme la storia e qualche curiosità su questa pietanza, tutelata dall’Accademia del Pizzocchero di Teglio.
Pizzoccheri della Valtellina, il piatto tipico di Teglio
I pizzoccheri della Valtellina sono uno dei piatti più caratteristici di tale territorio e, quindi, di riflesso, anche della cucina italiana, in generale.
L’etimologia del termine pare derivi dalla radice “pit” o “piz” che significa “pezzetto” e dalla parola “pinzare” che, in sostanza, significa “schiacciare”, riferendosi, nei fatti, alla forma schiacciata che assume questa tipologia di pasta.
I pizzoccheri sono preparati con ingredienti del posto di alta qualità e di prima scelta, tra i quali possiamo annoverare il grano saraceno, la verza e il formaggio Casera DOP.
Tale piatto è tipico di Teglio, borgo incastonato tra le montagne, considerato il posto dal quale è iniziata questa tradizione: qui, infatti, la coltura del grano saraceno ha una storia che, nei fatti, risale ad oltre quattro secoli fa.
La storia di questa pietanza
I pizzoccheri hanno una forma che ricorda quella delle tagliatelle piatte e lunghe e sono preparati, con ingredienti molto semplici, tra i quali possiamo menzionare le patate, la verza e un condimento a base di formaggio locale e burro.
Anche se le origini dei pizzoccheri non sono ancora chiare al 100%, visto che non esiste una data o un evento precisi che ne segnino la nascita, varie fonti storiche – al contempo – affermano che tale piatto è presente, da secoli, nella cucina valtellinese.
Alla base di questo piatto, c’è il grano saraceno che è uno degli ingredienti provenienti dalla tradizione culinaria contadina: ingrediente, dunque, che ha influenzato lo sviluppo, nel profondo, della cucina valtellinese.
I primi riferimenti risalgono al Settecento
I pizzoccheri sono menzionati, nei libri di cucina, a partire dal tardo Settecento, ma è nel XIX secolo che assume le caratteristiche della ricetta che è arrivata ai giorni nostri.
La preparazione, che segue le regole imposte dalla tradizione, richiede l’uso di un tavolo per stendere la pasta, un po’ come si fa per le tagliatelle e gli gnocchi. Un piatto di pizzoccheri, che può pesare circa 150-200 grammi, ha circa 260-350 kcal.
L’Accademia del Pizzocchero di Teglio
L’Accademia del Pizzocchero di Teglio, fondata nel 2002, custodisce gelosamente la ricetta tradizionale, assicurandosi che l’autenticità e i sapori di questo piatto siano siano preservati per le generazioni future.
La dedizione dimostrata dai suoi membri dimostra, dunque, l’importanza culturale che hanno assunto i pizzoccheri nella Valtellina, nel corso del tempo, diventando un piatto racchiude tutto il patrimonio di questo territorio.