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Dolci e Dessert

Pizza dolce marchigiana: ideale per le feste

Alla parola “pizza” sia essa salata o dolce, subito ci viene in mente la classica preparazione tondeggiante e schiacciata. Oggi però vi porto a conoscere una pizza del tutto diversa: la pizza dolce marchigiana.

Pizza dolce marchigiana

Ogni regione ha le sue tradizioni, ed in questo periodo sulle tavole marchigiane è immancabile un dolce molto particolare: la pizza dolce marchigiana. Benché il nome ci riporti alla pizza, in realtà il suo aspetto è molto più simile ad un panettone o una colomba. Nella versione che prepareremo oggi utilizzeremo i canditi, ma come ogni preparazione legata alla tradizione, ogni famiglia ha in realtà una sua propria versione. C’è ad esempio chi ci aggiunge l’uvetta invece che la frutta candita, o chi glassa il dolce e chi no. Insomma ognuno ne da un interpretazione propria.

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In linea di massima comunque, gli ingredienti primari sono di facile reperibilità: uova, zucchero, farina e lievito. Se abbiamo un’impastatrice o una planetaria in casa, preparare il tutto sarà abbastanza semplice. Nel caso in cui dobbiamo impastare a mano invece, sarà bene unire prima gli ingredienti umidi e poi, poco alla volta, farina (che avremo mischiato con il lievito) e tutti gli ingredienti secchi. Ma andiamo nel dettaglio e scopriamo come realizzare questo dolce gustoso.

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Ricetta pizza dolce marchigiana

Portata Dessert
Cucina marchigiana
Preparazione 30 minuti
Cottura 45 minuti
Tempo di riposo 2 ore 30 minuti
Porzioni 8 persone

Equipment

  • 1 planetaria con gancio a uncino
  • 1 tortiera con i bordi alti 20cm
  • 1 coppa capiente
  • 1 ciotola

Ingredienti

  • 300 gr farina manitoba
  • 200 gr farina 00
  • 20 gr lievito di birra secco
  • 3 uova
  • 130 gr zucchero
  • 1 bustina vanillina
  • 40 gr olio di semi
  • 200 ml latte
  • 150 gr canditi o uvetta
  • 130 gr zucchero a velo
  • q.b decorazioni di zucchero

Istruzioni

  • Nella planetaria inseriamo: farine, lievito, vanillina, 2 uova e un tuorlo (l'albume ci servirà per la glassa) , zucchero, olio e latte intiepidito.
  • Azioniamo la planetaria e lavoriamo fino a che l'impasto non inizierà ad incordarsi.
  • A questo punto prendiamo l'impasto e passiamolo su un piano di lavoro infarinato.
  • Continuiamo a lavorarlo fino a che non risulterà liscio e omogeneo.
  • Poniamolo ora in una ciotola, copriamo con pellicola e lasciamo lievitare per circa 2 ore.
  • Passato il tempo riprendiamo l'impasto e lavoriamolo un po' con le mani.
  • Quindi allarghiamolo al centro e mettiamo i canditi.
  • Ripieghiamo l'impasto in modo che inglobi la frutta candita.
  • Poniamolo nella tortiera e facciamolo lievitare ancora una mezz'oretta.
  • Accendiamo quindi il forno a 170° ventilato.
  • Una volta caldo inforniamo e cuociamo la pizza dolce per 45 minuti.
  • Nel frattempo prepariamo la glassa per decorare.
  • In una ciotola montiamo a neve l'albume.
  • Man mano che monta aggiungiamo lo zucchero a velo.
  • Alla fine otterremo un composto biancastro e molto denso.
  • Sforniamo quindi la pizza dolce.
  • Lasciamola intiepidire prima di decorarla o la glassa si scioglierà.
  • Una volta tiepida, decoriamola con la glassa.
  • Aggiungiamo qualche decorazione di zucchero.
  • La nostra pizza dolce marchigiana è pronta per essere gustata.
  • Buon appetito.

Varianti

Benché siano graditi a molti, i canditi spesso non sono apprezzati dai bambini. Per questo motivo si può creare una versione con gocce di cioccolato della stessa pizza dolce. In questo caso però essendo un lievitato, consiglio di utilizzare i “bottoni” di cioccolata, che sono una versione più grande delle gocce. In questo modo durante la cottura si scioglieranno ma non si ingloberanno totalmente all’impasto. Quando andremo a mangiare una fetta riusciremo così a gustare a pieno i pezzi di cioccolata. Provate entrambe le versioni e scoprite qual è la vostra preferita.

Roberta Paltera

La cucina è espressione e creatività, permette di trasformare un'idea in vera e propria arte. Il cibo è vita e non mi stanco mai di parlarne. Scrivo per condividere quest'arte, scrivo perché la mia felicità sia la vostra.