Meno conosciuta tra i rustici che imbandiscono le tavole pasquali partenopee, la Pizza Campofranco è la perla gastronomica di un monzù,(parola napoletana dal francese Monsieur (“signore”) nomignolo dato anticamente ai cuochi professionisti dell’800.
Lavorate la pasta come al solito poi mettetela e lievitare in una ciotola ampia, ne imburrata, copritela con un panno e lasciate lievitare per circa un’ora e mezza.
Riprendete la pasta, assottigliatela con le dita sopra la placca infarinata (o la teglia grande) quindi passate in forno (già caldo a 300°)per cuocerla. Appena è cotta, toglietela e dividetela a metà e lasciate raffreddare.
Intanto in una padella rosolate la cipolla con l’olio; appeno ha preso colore aggiungete la polpa dei pomodori sminuzzata, mescolate e fate asciugare; pochi minuti prima di spegnere il fuoco aggiungete il trito di prezzemolo e basilico regolate di sale e pepe, e terminate la cottura
Sopra una metà della pizza disponete parte della mozzarella, sopra a questa stendete parte del sugo di pomodoro, ricoprite con l’altra metà della pizza, ancora mozzarella, ancora sugo di pomodoro; spolverizzatevi formaggio grattugiato e rimettete in forno, per circa 10-12 minuti
Un buon vino da degustare con la Pizza al Campofranco è La Doc Solopaca prodotta nelle seguenti tipologie: Bianco Rosso, Rosato, Aglianico, Falanghina e Spumante
E’ un vino tipico della regione Campania, prodotto in provincia di Benevento. Il Bianco è prodotto per il 40-60% con uve del vitigno Trebbiano toscano e con quelle dei vitigni Falanghina, Coda di volpe, Malvasia toscana e Malvasia di Candia, per un valore massimo del 20%; possono concorrere anche altri vitigni a frutto bianco della zona. La tipologia Rosso deriva da uve del vitigno Sangiovese per il 60%; Aglianico per il 20-40%; Piedirosso, Sciascinoso ed eventualmente da altri vitigni per un massimo del 30%. L’Aglianico è prodotto con uve del vitigno omonimo per l’85% e da altre uve rosse della zona per un massimo del 15%. Servire a una temperatura di 8 -12 °C