Tutti conosciamo le fragole come frutti dal rosso colorito, un sapore dolce ma talvolta acidulo e dimensioni che variano dalle più piccole e dolci alle più grandi e dal sapore più tenue. Ma se vi dicessi che esiste una varietà del tutto differente? Si chiama Pineberry ed è una fragola molto diversa dal solito.
La pineberry
Detta anche fragola-ananas, la pineberry è una fragola che si distingue dalle altre varietà sin dal suo colorito. Ha una dimensione medio grande e sembra una fragola inversa. Invece di avere una polpa rossa, è totalmente bianca, mentre i suoi semi sono rossi o gialli. Che dire del sapore? Come ci fa intuire il suo nome, il sapore è quello dell’ananas. Ora la domanda è d’obbligo: com’è possibile una cosa del genere? Abbiamo visto in passato che ci sono tipologie di frutti che hanno il sapore di altri, come ad esempio il Limelon. Se pur possono sembrare strani da un punto di vista gustativo e anche visivo, possono sorprenderci positivamente.
In realtà non parliamo di frutti geneticamente modificati o che hanno subito una qualche variazione chimica. Semplicemente parliamo di un ibrido, ovvero un frutto ottenuto dall’unione di altre 2 specie differenti di fragole. Le due specie in questione sono entrambe originarie del Sud America e sono: Fragaria chiloensis e la Fragaria virginiana. Questa tipologia di fragola ha assunto questo colorito anche a frutto maturo a causa dello scarso contenuto di Fragaria A1. Questo è un allergene responsabile anche del colorito, ma è il principale motivo per il quale alcune persone sono allergiche alle fragole. Quindi la buona notizia per le persone allergiche è che molto probabilmente non lo sono di questa varietà.
Storia e diffusione odierna
Diciamo che questa tipologia di frutto è molto intagrammabile, quindi si avvicina ai requisiti odierni di un alimento. Ma è curioso sapere che questa varietà in realtà ha una storia molto antica. La pineberry infatti, era già conosciuta in Europa nel ‘700. Questo frutto era particolarmente conosciuto nelle tavole aristocratiche e a dimostrarlo sono alcuni manoscritti recentemente ritrovati. Più precisamente nel 1766, Antoine Nicolas Duchesne, botanico francese, ricevette dagli olandesi una tipologia di fragola bianca. Pensò quindi di creare un nuovo ibrido, incrociando questa fragola selvatica, con una tipologia americana della Virginia. Ed ecco che nacque la pineberry, così come la conosciamo noi oggi.
Oggi comunque questa varietà di fragola sta quasi totalmente scomparendo, perchè? La richiesta è abbastanza bassa e c’è poco interesse per la sua coltivazione. A causa di ciò è facile capire anche che quei pochi frutti che sono disponibile hanno un costo molto elevato. Oggi comunque ci sono coltivatori della Virginia, dell’Olanda e anche alcuni Italiani (Viareggio) che si stanno costantemente impegnando nella coltivazione di questa varietà, in modo tale da non farla scomparire. Chi lo sa, magari la maggiore richiesta farà si che questo frutto diventi più “famoso” e possa avere finalmente il successo che merita.