La cultura di un popolo passa sicuramente anche dalla tavola, ma questo non significa che nel ricettario dei vari Paesi, compreso il nostro, non sia possibile scovare alimenti che possono, a ragione, essere considerati quantomeno strani.
È vero che con il passare del tempo, sempre più prodotti che non pensavamo commestibili vengono utilizzati per la realizzazione di pietanze: vedi gli insetti, i cactus, gli squali… ma è pur vero che ci sono alimenti che per abbinamenti, procedimenti di preparazione o anche per materia prima possono far storcere il naso a molti.
Piatti strani made in USA e in Messico
Gli Stati Uniti sono rinomati per il loro amore per il bacon, ma anche per i dolci, caramelle e cioccolato in particolare. Ebbene gli americani hanno deciso di mettere insieme i due sapori, ottenendo una pietanza che almeno lì spopola. Si tratta di pancetta croccante ricoperta di cioccolato, indistintamente al latte o fondente. Anche i nopal messicani sono diventati famosi, per qualcuno a causa della loro stranezza, per altri per il loro sapore invitante. Sono foglie di cactus, dalle quali vengono accuratamente tolte le spine per essere consumati freschi, essiccati o anche come ingrediente in ricette, particolarmente apprezzati per il sapore dolce e la consistenza croccante.
Dall’Ungheria all’Italia le ricette singolari che piacciono ai residenti
In Ungheria un piatto estremamente popolare è il Kakashere Pörkölt solitamente servito con servito con chutney di ricotta. Non è niente altro che uno stufato tipico che prevede alcuni ingredienti principali: testicoli di gallo, cipolla, pepe e pomodoro, condito con sale, pepe, cumino, paprika, alloro, maggiorana e crema di aglio. Anche l’Italia, però, ha le sue stranezze, una tra le tante sono i ‘Mpanatigghi che hanno origine in Sicilia. Sono biscotti dolci ripieni di carne di manzo, mandorle, noci, cioccolato, zucchero, cannella e chiodi di garofano.
Il pesce velenoso alla base di una ricetta giapponese
Non sembra, più neanche una grande novità il consumo di insetti, anche se in Cambogia, le tarantole fritte vengono servite soprattutto come street food e sono estremamente ricercate. In Giappone viene servito il Fugu realizzato con il pesce palla e la sua singolarità sta nel fatto che si tratta di un pesce velenoso che può essere consumato solo al termine di un articolato procedimento finalizzato ad annientare i rischi.
Pelle di balena e interiora di agnello per realizzare piatti tipici
In Groenlandia viene consumato il muktuk. Un cibo tradizionale locale a base di balena e grasso, viene solitamente mangiato crudo, anche se può essere congelato o anche servito cotto o sottaceto. Altra pietanza singolare è il ‘caviale del Messico’, niente altro che larve di formica. Tornando in Italia, sempre in Sicilia, troviamo la Stigghiola, un piatto tipico dello strett food che viene realizzato con budella di agnello che vengono cucinate alla brace. In Australia si consumano le Witchetty Grub, niente altro che larvge di falena che crescono nel legno, da mangiare crude o cotte. Ci sono poi: gli scorpioni fritti in Asia, le cavallette tostate in Messico, lo ‘squalo putrefatto’ in Islanda, le interiora di pecora in Scozia e così via…