Le valli piemontesi ospitano numerose specie di funghi e vantano un’antica tradizione nella “cerca” di funghi, testimoniata per esempio dai famosi mercati di Pagno e di Sanfront, punto di ritrovo da secoli per i raccoglitori delle valli limitrofe che qui vendono i funghi migliori.
Le valli del Piemonte sono caratterizzate da una grande varietà di piante e di alberi come faggi, castagni, betulle e querce e sotto di essi si nascondono i diversi tipi di funghi.
La raccolta dei funghi nelle vallate piemontesi è pratica diffusa da tempi remoti e può essere effettuata sia come pratica amatoriale, abbinata al piacere di passeggiare nei boschi, che come attività semi professionale praticata dai cosiddetti boulerè, veri e propri professionisti della raccolta.
Il momento migliore per raccoglierli nei boschi è il mattino successivo a una nottata di pioggia; prima di mangiare funghi raccolti da sé è bene farli ispezionare a una ASL territoriale per scongiurare il rischio di ingerire funghi velenosi e possibilmente mortali.
Il periodo della raccolta si apre con l’inizio della primavera per chiudersi a novembre.
Ricordate che la raccolta amatoriale dei funghi può essere effettuati solo seguendo precise norme stabilite dagli organi di competenza del territorio ed avendo un tesserino.
Le varietà più diffuse in Piemonte sono:
In Piemonte potrete essere visitatori di diverse sagre che trovano al loro centro proprio i funghi ve ne segnaliamo alcune.
I funghi sono alimenti poco calorici, ricchi di minerali come fosforo, potassio, selenio e magnesio.
Contengono, inoltre, lisina e triptofano, vitamine del gruppo B e alcune sostanze antiossidanti. Grazie alle loro caratteristiche aiutano il sistema cardiovascolare a mantenersi in forma.
Le calorie variano a seconda del fungo in linea di massima si hanno per 100 g di porcini circa 26 kcal / 107 kj.
Inoltre, per 100 g di porcini abbiamo:
Invece 100 g di champignon contengono:
I funghi conservano le proprie caratteristiche nutrizionali anche quando sono essiccati; dunque, in mancanza di funghi freschi, quelli secchi andranno benissimo.
Il mercato dei funghi a Bagnolo ha una tradizione secolare; già a inizio 1900 la vendita veniva effettuata sotto la vecchia Ala Comunale di Piazza San Pietro, questa tradizione ora non è più in voga ma può capitare durante il periodo di raccolta di trovare ancora qualche bancarella il sabato pomeriggio.
Non manca invece la manifestazione “Funghi e Frutta” che si svolge solitamente nelle prime domeniche di Ottobre, in questa occasione i migliori “boljur” rispuntano come d’incanto con i loro cestini di porcini e il mercato risorge agli antichi fasti
Giaveno presidia l’intera Val Sangone ed è ricca di boschi. Roccaforte sabauda e villa di delizie della nobiltà subalpina, tra Ottocento e Novecento diventa luogo di villeggiatura per i torinesi.
Il nome di Giaveno è da sempre legato al “Re del sottobosco” e grazie alla storicità e continuità del mercato dei funghi freschi spontanei può considerarsi a pieno titolo la “Capitale del fungo”.
Nel mese di ottobre è possibile degustare i prelibati funghi in ristoranti e trattorie del posto e passeggiare fra le bancarelle di funghi con la festa. Il mercato è animato dai cercatori di funghi con esemplari appena raccolti nei boschi del territorio.
Degustazioni in piazza, mostre micologiche, incontri ed escursioni arricchiscono il programma della manifestazione. Nelle domenica di festa la città presenta anche la fiera commerciale d’autunno ed il mercato dei prodotti del territorio con musica, spettacolo ed animazione.
Da visitare il Museo Civico del Fungo, Centro di Documentazione del bosco e del fungo, punto di riferimento permanente sui funghi, sul patrimonio boschivo e sul territorio montano. Il Museo è costituito da un’area documentale con “alberi” e specie fungine, da pannelli illustrativi e un angolo dedicato alla visione del video documentario “Andar per Funghi”.
In virtù della sua posizione Giaveno è perfetto connubio di natura, storia e cultura e semplici prelibati prodotti locali fra cui il fungo, aspetti che consolidano la sua vocazione turistica.
Durante questa sagra sono presenti spazi dedicati a mostre, esposizioni, concorsi, artigianato locale.
Si possono degustare il classico risotto con i funghi la cucina, la polenta, il pane nero, salumi e formaggi. Si può concludere con le torte tipiche locali come la “credenzign” il tradizionale dolce col pane nero cotto negli antichi forni.
La manifestazione si conclude la domenica con la grande sfida tra i rioni del paese e la sfilata dei carri allegorici.
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