Non tutti conoscono una Piazza Italiana che sembra un dipinto di Salvator Dalí, un pittore e incisore surrealista spagnolo.
Salvator Dalí è l’artista non convenzionale che ha ispirato gli artisti per decenni per le sue esplorazioni delle immagini del subconscio. Una piazza è solitamente uno spazio pubblico aperto racchiuso all’interno di un centro abitato.
Piazze come quadri tridimensionali
Una piazza è solitamente uno spazio pubblico aperto racchiuso all’interno di un centro abitato. Probabilmente ogni comune d’Italia ha almeno una piazza, punto centrale verso cui convergono le vie della città.
La piazza principale di un paese svolge molteplici funzioni: raccoglie i principali edifici del comune e le chiese più importanti della città, è lo spazio dove si svolgono gli eventi più importanti e costituisce un punto di incontro per gli abitanti della città.
L’Italia ha molte piazze belle e molte degne di nota, da Piazza Navona a Roma, a cui si accede da vie laterali che lasciano senza fiato il turista, a Piazza dei Miracoli , o Campo dei Miracoli, come viene talvolta chiamata, importante centro d’arte medievale europea situata a Pisa e uno dei più grandi complessi architettonici del mondo.
Non si può non citare Piazza San Marco dove sono riuniti edifici di inestimabile valore, come il Palazzo Ducale , la Basilica di San Marco, la Torre dell’Orologio e il Campanile di San Marco per citarne alcuni.
O Piazza della Signoria, la piazza principale di Firenze , dove si svolge gran parte della vita sociale della città. Piazze come opere d’arte in cui passeggiare e respirare parte della creazione dell’artista che le ha dapprima pensate e poi messe in opera.
E ancora Piazza del Plebiscito, la piazza più bella di Napoli o Prato della Valle, a Padova, la piazza più grande d’Europa, con una superficie di ben 88.620 mq.
Piazza Italiana che sembra un dipinto di Dalí
La creatività artistica non ha limiti e molte le influenze di Salvator Dalí, che raffigurava un mondo onirico in cui oggetti comuni sono accostati, separati, o incredibilmente deformati in modo bizzarro e irrazionale.
L’artista era uso ritrarre negli oggetti un dettaglio meticoloso e realistico che di solito li collocava all’interno di paesaggi desolati e soleggiati che ricordavano la sua terra natale catalana.
Ebbene in Italia, a confermare come le idee artistiche si rincorrano, abbiamo una piazza che pare appena uscita dal genio creativo di un quadro di Salvador Dalí.
Spazi vasti, orologi e pachidermi sono solo alcuni dei temi che più ricorrono nelle opere di Salvator Dalí, fondatore del surrealismo. Salvador Domingo Felipe Jacinto Dalí i Domènech, è il nome per esteso di Dalí, uno dei più significativi artisti del Novecento.
L’artista spagnolo può vantare la creazioni di opere in vari campi, il suo genio artistico ha spaziato dalla pittura alla scultura, cosi come nella fotografia e nel design. La sua influenza è innegabile e, in giro per le città italiane, non è difficile scorgere riferimenti alle sue opere, così come in quelle di De Chirico.
Nella citta di Livorno possiamo ammirare una maestosa piazza a scacchiera che ha tutta l’aria di essere appena sfuggita dalla cornice di un dipinto del grande e artista celebre artista spagnolo Salvador Dalí.
Terrazza Mascagni
Colpisce lo sguardo di chi si trova a passeggiare per le strade della città livornese la raffinata bellezza della Terrazza Mascagni, che emerge lungo la costa cittadina.
Questa terrazza dall’aspetto surreale fu costruita negli anni venti, e porta il nome del musicista locale, Pietro Mascagni, vissuto tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, e autore di opere come La cavalleria Rusticana.
Dove oggi è presente la Terrazza Mascagni in passato si trovava il parco divertimenti Eden, che è stato in attività fino agli inizi del Novecento. Il tempietto rotondo con cupola sorretta da colonne circolari conferisce alla piazza un aspetto di città d’altri tempi.
Sono presenti inoltre ben 4.100 colonnine di calcestruzzo, che stanno a delimitare la piazza, che si estende per 8.700 metri quadrati e vanta un pavimento a scacchiera composto da 34.800 piastrelle bianche e nere. Le colonne, che si susseguono in un gioco di forme che evocano un’immagine surrealista e metafisica come nelle opere del pittore Dalí.