Sai perché esiste la tradizione nel fare scherzi bizzarri il primo di aprile? Scopriamo la storia del pesce d’aprile, come e quando è nata questa tradizione!
Si avvicina il primo di aprile e anche quest’anno quasi certamente assisteremo a scherzi e burle fatti da persone che, come vuole la tradizione, si prendono gioco di altri e organizzano quello che viene comunemente detto il pesce d’aprile. Ma quando è nata questa tradizione? Scopriamo tutto su questa usanza che ancora oggi viene praticata!
Da dove trae origine il pesce d’aprile
La tradizione del pesce d’aprile, che consiste nel fare scherzi nel primo di questo mese, affonda le radici a moltissimo tempo fa, addirittura perde al XVI secolo e arriva dalla Francia. All’epoca il calendario adottato dopo la bolla di papa Gregorio XIII era quello gregoriano.
La riforma aveva spostato la data di inizio anno al primo gennaio, mentre prima cadeva il 25 marzo e il 1° aprile. Proprio in questo giorno si tenevano brindisi e banchetti, e le persone si scambiavano anche dei regali. Purtroppo, molti non tennero conto del nuovo calendario e continuarono a festeggiare il primo aprile il nuovo anno, scatenando ilarità da parte degli altri.
La leggenda narra che molti francesi, per prendere in giro coloro che continuavano a festeggiare l’inizio dell’anno il primo aprile, cominciarono a donare loro regali assurdi o pacchetti senza niente all’interno.
Perché venne scelto il pesce
Nel pacchetto che veniva consegnato a chi festeggiava ancora l’inizio anno il primo aprile c’era anche un biglietto con scritto poisson d’avril, che in francese vuol dire pesce d’aprile. Si ipotizza che è stato scelto il pesce per rendere più divertente lo scherzo perché i pesci abboccano facilmente all’amo.
Allo stesso modo, le vittime deschi scherzi abboccano subito alle prese in giro, soprattutto quando sono molto convincenti. Sulla scelta del pesce, però, da usare per lo scherzo del primo aprile, vi sono anche altre ipotesi, come quella che vi racconteremo di seguito.
Altra spiegazione per la scelta del pesce
Un’altra spiegazione sulla scelta del pesce da utilizzare per le burle il primo aprile rimanda indietro nel tempo, fino a Cleopatra, e nello specifico allo scherzo che la regina fece a Marco Aurelio, il suo amante romano, mentre era in corso una competizione di pesca.
Per non correre il rischio di essere sconfitto e di essere umiliato davanti alla sua amata, Antonio aveva ordinato ad uno schiavo di attaccare le prede all’amo di nascosto.
Purtroppo, Cleopatra aveva scoperto tutto e per burlarsi del suo amato fece attaccare un grosso pesce finto all’amo, rivestito di pelle di coccodrillo. Amara fu la sorpresa per Marco Aurelio, che subì una grossissima umiliazione.
Diffusione del pesce d’aprile in Italia
Il 1 aprile si diffuse in Italia intorno al 1860 e al 1880. Fu Genova la prima città del nostro paese in cui si cominciò a prendere questa bizzarra abitudine francese.
Inizialmente la tradizione si diffuse maggiormente fra i ceti medio alti, poi cominciò a diventare popolare ovunque, visto che comunque si trattava di un gioco e faceva molto divertire.
A volte, però, molti fanno scherzi piuttosto pesanti, che rischiano di mettere in pericolo le persone, perciò è meglio evitare di far entrare gli altri nel panico e moderarsi.