Il pesce è spesso sottovalutato nell’ambito di una dieta sana, eppure è ricco di nutrienti necessari al nostro benessere fisico. La domanda che quindi ci facciamo riguardo al pesce è: quanto volte mangiarlo in una settimana?
Il pesce
La categoria di pesci presente nella nostra alimentazione è grandissima e varia. I pesci più consumati in assoluto sono salmone e tonno, pesci di grandi dimensioni e ricchi di omega 3. Il loro consumo è aumentato soprattutto negli ultimi anni con il diffondersi della moda del sushi e del poke. Ci sono però anche altri pesci abbastanza diffusi e con le stesse qualità in fattore di nutrienti anche se più magri e più facili da digerire. Troviamo ad esempio il merluzzo, il nasello, la ricciola gli sgombri, pesci definiti “pesce azzurro”.
Il pesce azzurro è un pesce molto delicato che si consiglia di cuocere in modo dolce. Le cotture consigliate sono in padella o al vapore, la cottura in forno o al barbecue, potrebbero rovinare la carne di questi pesci non solo nel gusto ma a livello di nutrienti. Altre tipologie di pesci che consumiamo ma più di rado sono molluschi e crostacei. In questa categoria troviamo: cozze, vongole, polpi, seppie eccetera. Anch’essi comunque, contengono tantissimi nutrienti e minerali che se assunti, recano beneficio al nostro organismo.
Vista la tanta scelta, quale pesce è meglio consumare, e quante volte a settimana?
Pesce: quante volte a settimana mangiarlo?
Sicuramente se dovessimo scegliere se mangiare carne o pesce, la scelta migliore sarebbe il pesce. Questo perché è ricco di nutrienti ma povero di grassi saturi com’è invece la carne, soprattutto quella rossa. Tuttavia anche il pesce può nascondere in se delle insidie ed il motivo è l‘inquinamento delle acque. A causa dell’inquinamento i pesci si ritrovano spesso a ingerire cibo che non dovrebbero o vegetazione marina contaminata dai metalli pesanti. Il risultato è che spesso il pesce è contaminato da metalli pesanti e mercurio. Come ovviare al problema?
Sarebbe bene prediligere pesci dalle piccole dimensioni (pesce azzurro), secondo gli studi questi presentano una minor quantità di mercurio e quindi sono più sicuri. Presupponendo quindi un consumo di pesce fresco e di piccola dimensione, il consiglio è quello di consumare almeno 3/4 porzioni a settimana da 150gr l’una. Se invece vogliamo consumare molluschi e crostacei limitiamoci ad un paio di volte a settimana. In ogni caso ci riferiamo a pescato fresco acquistato dalla pescheria e non pesce congelato.
Nel caso del pesce congelato o conservato, tipo il salmone affumicato o il tonno in scatola, sarebbe meglio limitare il consumo a 1 volta a settimana. Quindi concludendo possiamo dire che il pesce fa bene, ma attenzione a quale scegliamo, assicuriamoci che sia fresco e prediligiamo il pesce azzurro e di piccole dimensioni.