Sempre più spesso sentiamo parlare di farina di tipo 1 e 2, a prima vista possono sembrarci prodotti identici a quelli che utilizziamo di solito, ma nascondono doti speciali. Vediamo insieme perché dovremmo preferire e come usare queste farine in cucina.
La farina di tipo 1 e 2
Col passare degli anni sugli scaffali dei supermercati aumentano le proposte di farine. Ne esistono ormai di tutti i tipi, sia perché provengono da cereali differenti, sia perché subiscono processi di lavorazione differenti. Questo è il caso della farina di tipo 1 e 2 di cui sempre più spesso sentiamo parlare. A prima vista sembrano semplici farine proprio come quelle “0” e “00” ed invece provengono da una lavorazione differente. Come la farina tradizionale anche queste nascono dal grano tenero ma sono una via di mezzo tra quelle più raffinate (0 e 00) e quella integrale.
Per raggiungere i vari tipi di raffinamento le farine vengono lavorate affinché la parte interna e quella esterna (la crusca) vengano separate. In quella integrale questa separazione è quasi nulla per questo è un prodotto definito poco raffinato ed è anche ricco di fibre grezze. In quelle raffinate al contrario, la crusca è stata totalmente persa ed abbiamo solo parte dei nutrienti. Anche il sapore ne perde e nel caso delle farine bianche abbiamo un sapore neutro, nel caso di quella integrale invece il sapore è ricco ed il colore scuro. Le farine di tipo 1 e 2 si posizionano perfettamente al centro di queste due farine. Hanno ricevuto un raffinamento maggiore di quella integrale ma non totale come quella bianca. Quindi abbiamo dei prodotti medio scuri con un’aromaticità media così come i livello nutritivo. Come possiamo dunque utilizzarle al meglio in cucina?
Utilizzi in cucina e vantaggi
Le farine tipo 1 e 2 hanno una discreta forza il che le rende perfette per molteplici preparazioni. Ideali sono per i panificati, soprattutto pane e pizza in quanto la presenza di crusca dona loro una buona assorbenza. Questa caratteristica permette una lievitazione lenta e un impasto più digeribile e saporito. Può essere utilizzata anche per la preparazione di dolci, sia biscotti che lievitati. I biscotti avranno un aspetto e un sapore più casereccio, che li renderà non solo più buoni, ma anche più nutrienti. Abbiamo più di un vantaggio utilizzando queste farine.
Essendo semi-integrali sono più facili da digerire e sono ricche di fibre, quindi ci sentiremo più sazi mangiando meno. Hanno una versatilità ampia e quindi possono essere utilizzate in ogni preparazione. A differenza della farina integrale, spesso difficile da manovrare e dosare per riuscire ad ottenere un discreto risultato, queste farine sono di semplice utilizzo. Possiamo dire che hanno la semplicità di utilizzo della farina bianca, ma ci permettono di ottenere nel caso dei panificati, impasti più saporiti, leggeri e digeribili. Nel caso dei dolci in genere, benché avranno un colorito più scuro, saranno anche più saporiti, nutrienti e facili da digerire.
Possiamo quindi concludere dicendo che le farine di tipo 1 e 2 non dovrebbero mai mancare nelle nostre cucine. Sono ideali per sostituire le classiche “0” e “00” in ogni preparazione, ma ci permettono di ottenere risultati migliori e più nutrienti.