Passeggeri sempre più scostumati in aereo: perché sono così ribelli? Scopriamo insieme cosa ci rivela un recente studio condotto sul comportamento dei viaggiatori.
Negli ultimi tempi, i cieli sono diventati teatro di un crescente numero di incidenti causati da passeggeri ribelli e indisciplinati. Tale fenomeno si è particolarmente accentuato nel periodo post-Covid e solleva una serie di interrogativi molto importanti che hanno spinto a analizzare la situazione: ecco cosa ci dice riguardo un’analisi condotta di recente in merito ai comportamenti dei viaggiatori che decidono di spostarsi in aereo.
Passeggeri sempre più ribelli in aereo: cosa rivela uno studio
Anche se in molti credevano che la pandemia avrebbe cambiato, è meglio, le persone e avrebbe, inoltre, migliorato il senso civico collettivo, sembra che il periodo di Covid-19 abbia, al contrario, esacerbato certe mancanze.
In particolare, il settore aereo ha registrato un’impennata degli episodi di indisciplina a bordo, complicati dagli spazi ristretti e dalla costrizione alla convivenza in ambiente chiuso.
Le ricerche condotte da enti autorevoli come la IATA (International Air Transport Association) e l’EASA (European Union Aviation Safety Agency) confermano tale tendenza.
All’inizio del 2021, infatti, si è registrato un picco di incidenti che, in sostanza, a coinciso con la riapertura delle frontiere e il ritorno al turismo di massa.
Le restrizioni sanitarie di quel periodo, tra le quali ricordiamo i test obbligatori e l’uso delle mascherine, hanno spesso generato tensioni tra passeggeri e personale di volo. Anche se nel 2022 è stata registrata una leggera diminuzione, il numero di incidenti è rimasto superiore ai livelli pre-pandemia.
La natura degli incidenti
Fortunatamente, la maggior parte di questi incidenti non ha avuto gravi conseguenze. Tra questi, possiamo annoverare la mancata osservanza delle norme di sicurezza, comportamenti polemici, casi di violenza verbale e fisica.
Alcuni problemi derivano dall’abuso di alcol o dall’uso di sostanze stupefacenti da parte dei passeggeri. Anche se rari, ci sono stati episodi di minaccia per la sicurezza altrui, che hanno portato, come conseguenza, disagi, ritardi e cancellazioni di voli.
Fattori psicologici e operativi
Secondo gli esperti, come la psicologa dell’aviazione Aleksandra Kapela, l’impatto psicologico della pandemia ha inciso sul nostro comportamento in particolare negli spazi ristretti, riducendo nei fatti la tolleranza allo stress e accrescendo la percezione del viaggio come diritto inalienabile.
Tale atteggiamento si traduce in una maggiore propensione all’arroganza. Inoltre, i comportamenti problematici risultano più evidenti e gravi in un ambiente aereo rispetto ad altri tipi di ambienti, quale, ad esempio, può essere treno.
Anche il personale di volo ha avuto la sua parte in tal questione. I tagli al personale – infatti – effettuati dalle compagnie aeree durante l’emergenza sanitaria hanno messo sotto pressione gli assistenti rimasti, riducendo la loro capacità di gestire in modo efficiente i passeggeri.
Con la ripresa dei voli, la necessità di integrare rapidamente nuovi membri all’interno dell’equipaggio ha portato all’impiego di personale meno esperto, che, alla fine, hai inciso ulteriormente sulla qualità del servizio e sulla gestione delle situazioni di conflitto.