I Fichi d’India sono dei frutti stagionali molto singolari, completamente rivestiti di spine, racchiudono una polpa dolce dal sapore facilmente riconoscibile.
Prenderli con le mani senza proteggersi è impossibile, ma una volta arrivati alla parte commestibile del frutto selvatico, si apprezza il loro dolce sapore.
Fichi d’India
Il frutto che comunemente chiamiamo fico d’India, fa parte della famiglia dei cactus e se ne possono contare più di 300 tipi diversi.
Alcune di queste sono il cactus fico d’India, che fa dei frutti commestibili, e altre sono dei cactus piccoli e carini che si possono mettere nei vasi o per abbellire i nostri giardini.
Le pale che compongono la pianta il cui nome scientifico è Opuntia ficusindica, hanno forma ovale e sono appiattite, e possono modificarsi facilmente, misurano circa dai 30 ai 40 cm.
Sembra che il motivo del nome sia dovuto a Cristoforo Colombo, che nel 1492 scoprì l’America. Tuttavia, egli credeva di essere giunto in un’altra parte del mondo, l’India. Per questo motivo il fico d’India ha un nome così esotico e particolare, anche se non ha nulla a che vedere con il Paese.
Il fico d’India è una pianta che può arrivare anche ai 4 metri di altezza con la capacità di trasformare le proprie pale carnose in fusti legnosi mentre danno vita ad altre di parti e fiori.
Frutti carnosi e con diversi colori
Una delle caratteristiche che maggiormente colpiscono di questo frutto difficile da cogliere, è la capacità di dare vita sulla stessa pala, a frutti di colori diversi. Ma perché questo accade?
Il frutto commestibile della pianta è ovale, e la sua buccia è spessa, dotata di spine. La polpa abbondante contiene un gran numero di semi che possono essere mangiati insieme al frutto stesso, che anzi lo va a conformare. Infatti i semi non sono dannosi per l’organismo e sono anche digestivi.
Sulle pale del fico d’India nascono prima i fiori, i quali lasceranno poi il posto ai frutti colorati.
Il colore del Fico d’India varia a seconda della varietà a cui appartiene, se ne possono trovare di color giallo arancione, quando la pianta appartiene alla Solfarina.
Il frutto è di un bel rosso porpora, se fa parte della varietà Sanguigna mentre è di colore bianco, se fa parte della specie Muscaredda.
La frutta ha dei colori diversi perché dentro sono presenti delle sostanze colorate che si chiamano pigmenti. Alcuni di questi pigmenti sono il betacarotene, che da origine al colore arancione, il licopene, che da origine al colore rosso, e l’antocianina, che crea il colore viola o blu.
Queste stesse sostanze si trovano anche in altri frutti, per esempio il betacarotene nelle carote, il licopene nei pomodori e l’antocianina nelle fragole.
Inoltre anche il grado di maturazione del frutto stesso può dare origine a dei colori più intensi anche nella buccia spinosa, e ad una polpa più zuccherina.
Quando arriva la loro stagione, si dovrebbe approfittare e consumare i fichi d’India in quanto è un frutto nutriente da inserire in una dieta sana. Li possiamo aggiungere allo yogurt o farne dei deliziosi frullati.