Quante volte siamo ricorsi alle patate bollite quando non sapevamo cosa cucinare o per mancanza di tempo? Un sacchetto di patate non manca mai in casa.
Il fatto che le patate siano un tubero che si presta a diverse ricette dal comfort food alle preparazioni più elaborate, le ha fatte entrare nel novero degli alimenti più impiegati in cucina.
Le patate sono un alimento base nella cucina di molte culture, in grado di offrire molte possibilità di ricette e per la semplicità di coltivazione.
Al punto che potremmo facilmente coltivarle nel nostro giardino, o sul balcone di casa. Basta poco, dal sacchetto di juta ai contenitori predisposti in grado di far respirare il terreno.
Quello che conta è la scelta delle patate, che deve essere in linea con la stagione e con il clima in cui si vive.
Fatto questo si devono tagliare le patate da seme in pezzi dove siano presenti delle gemme, nella fattispecie almeno due.
Metterle in uno strato di terra e ricoprirle con circa 8 cm di terra. Poi vanno annaffiare con regolarità e se necessario in seguito si dovrà aggiungere altra terra.
La raccolta può avere inizio una volta che si notano le foglie appassire. Una volta estratte dalla terra le patate vanno asciugate al sole prima di conservarle in un luogo asciutto e al buio.
Inoltre avere delle patate in “coltivazione” sul balcone di casa oltre ad essere un’attività divertente, gratifica con il risultato di avere delle patate biologiche da cucinare e in più regalerà anche dei bei fiori bianchi e gialli.
Al mercato possiamo trovare diversi tipi di di patate, le possiamo differenziare per colore, forma, dimensione e perfino sapore.
Tuttavia ci sono delle tipologie che sono più diffuse e comuni sono:
Per la patata bianca, si tratta di una patata per lo più di tonda, liscia e chiara. Questo tubero si adatta alla perfezione per essere bollito, ma va bene anche fritto o trasformato in un soffice puree.
La patata rossa, è una patata di forma ovale, la sua pelle è rugosa e rossastra, è indicata ad essere arrostita, gratinata e per farne delle gustosissime insalate estive.
La patata viola, una patata piccola, liscia e di colore viola, indicata per farne delle zuppe, le vellutate e le torte salate. Zuppe come la Vichyssoise, una ricetta francese, una zuppa fredda, che però si può gustare anche calda, con l’aggiunta di porri.
Poi abbiamo la patata dolce, la sua forma è allungata, pelosa e il colore tende all’arancione, adatta per fare i dolci, i biscotti e le marmellate. Non è insolito vederla trasformata in una pianta da arredamento per le sue caratteristiche,
Come appena visto ogni varietà di patata ha le sue caratteristiche e i suoi utilizzi migliori in cucina. Le patate sono alimenti ricchi di amido, vitamine e minerali, che fanno bene alla salute e al palato.
Come già anticipato le patate possono essere cucinate sia bollite, che arrostite, o fritte un classico confort food. Possono essere schiacciate e utilizzate come ingrediente principale in svariati piatti come per il gateau di patate.
Uno dei problemi che possono sorgere quando ci apprestiamo alla cottura delle patate, che sia per una ricetta che le vuole intere e non sfarinate ( come nel caso di una insalata di patate), è proprio la loro consistenza.
Chi ha incontrato questo problema sa che è alquanto fastidioso. Se le patate sono cotte poco, restano dure e crude al loro interno. Se al contrario cuociono troppo, sono destinate a finire in purè.
Come uscirne indenni da un tale problema? Con l’aceto! Si tratta di un trucco facile e veloce per evitare questo problema in cucina.
Quando ci si appresta alla creazione di un’insalata di patate fatta in casa, un piccolo segreto per esaltare i sapori è aggiungere una leggera spruzzata di aceto all’acqua di cottura delle patate.
Questo trucco non solo è in grado di dare un tocco di acidità alle patate, ma aiuta anche a mantenerle ben compatte durante la cottura. L’aceto svolge un ruolo sottile ma significativo nel creare un risultato gustoso e gradevole per il palato, rendendo l’insalata di patate un piatto ancora più delizioso da gustare.
Quindi perché mettere l’aceto nell’acqua delle patate? Vediamo quindi come riuscire a far bollire le patate senza “perderle” nella fase di cottura.
Per prima cosa le patate vanno cotte in acqua bollente per 30 minuti . Dopo che sono passati 13 minuti esatti di cottura possiamo aggiungere 1 pizzico di sale e mezzo cucchiaino di aceto all’acqua bollente. E questo è tutto, molto semplice vero?
Secondo il cuoco che ha fornito il trucco, l’aceto forma una pellicola sottile sulla superficie delle patate. Ed è questa buccia che aiuta a mantenere la forma delle patate in acqua bollente.
In tal modo si evita che diventino farinose e che si sbriciolino in piccoli pezzi durante la cottura.
Inoltre anche l’acidità dell’aceto ha qualcosa a che fare con questo. Infatti, il pH acido impedisce la decomposizione della pectina di patate. E precisamente, è questa sostanza che li fa stare fermi. E funziona con qualsiasi tipo di aceto.
Compresi i più comuni, come l’aceto bianco di vino, di mele o con l’aceto di vino rosso. Se al termine della cottura si nota che le patate hanno un leggero retrogusto di aceto, per eliminarlo basta sciacquare le patate subito dopo la cottura.