In questo articolo spiegheremo perché una qualità di pera si chiama “pera coscia”, visto che in pochi sanno da dove nasce questo nome.
Pera coscia. Detto così, questo termine sembra riferirsi a un piatto di carne con contorno di pere cotte. In realtà è tutt’altro. Questo nome, che indubbiamente rimanda all’anatomia del nostro corpo, nasce infatti proprio come richiamo all’aspetto e alla forma vellutata delle gambe delle donne. Non è un’associazione mentale moderna, perché risale all’antichità, quando le caratteristiche della pera a livello estetico veniva collegate proprie al mondo femminile.
Al di là di questo termine, tale frutto è conosciuto anche come coscia di donna o di monaca. Non sono altro che di versioni più popolari del nome originario.
Pera coscia, le origini
Ci sono tantissime altre varietà di pera là fuori che è difficile elencarle tutte. Per i curiosi, la pera coscia è coltivata da diversi secoli in Occidente.
Se tiriamo fuori un po’ di storia, tale qualità si è diffusa soprattutto nel nostro Paese, dove si è sviluppato principalmente in due regioni: la Toscana e la Sicilia.
Spostandoci in Toscana, scopriamo che la pera coscia era molto popolare nell’era dei Medici, ossia la famiglia che governò la città di Firenze dal XV al XVIII secolo.

Pera coscia-wineandfoodtour.it
All’epoca veniva indicata con il nome di “pera coscia aretina”, in quanto proveniva principalmente dai campi che si trovavano in Val di Chiana e nella valle dell’Arno.
Scendiamo giù per lo Stivale e arriviamo in Sicilia, dove tale frutto è coltivato proprio sotto l’Etna.
E proprio qui, ma anche in altre zone, dove si concentra maggiormente la coltivazione odierna. Le qualità migliori arrivano dalle zone di Agrigento e Catania.
Le sue caratteristiche
Se parliamo di varietà, la pera coscia viene considerata precoce, e ci sono delle notevoli differenze tra queste e quelle invernali e autunnali. Questo perché il suo periodo di maturazione è in estate.
Il periodo in cui viene raccolta è il mese di luglio, proprio quando è acerba. Questo perché la sua maturazione è molto rapida (un paio di giorni); quindi, nonostante siano acerbe subito dopo essere state raccolte, i coltivatori consigliano di metterle nel frigo per aumentarne la durata.
Se osservata attentamente, la pera coscia è di grandezza media e presenta una buccia verde-giallognola, ma con arrossamenti nelle zone colpite direttamente dai raggi del sole.
L’interno presenta una polpa bianca e granulosa, con consistenza succosa e dal gusto dolce. Si accompagna perfettamente a sapori piccanti e formaggi di stagionatura media.
Le proprietà nutrizionali
Per quanto riguarda i valori nutrizionali della pera coscia, non sono diversi da quelle delle altre varietà, tipo la Kaiser e la Williams.
Il contenuto calorico di questo frutto è piuttosto ridotto, fornendo al nostro organismo un contributo elevato di fibre, soprattutto se viene mangiata con tutta la buccia. Non mancano antiossidanti e zuccheri semplici.

Albero di pera coscia-wineandfoodtour.it
È anche altamente digeribile ed è in grado di fornire al corpo umano energia sufficiente da aiutarlo a riprendersi dopo uno sforzo fisico.
Quindi, chi fa sport tutti i giorni, dovrebbe consumare questo alimento, magari dopo un allenamento in palestra oppure una lunga corsa, giusto per rimediare alla perdita dei nutrienti.