La pasta cacio e pepe è un piatto tradizionale italiano, per l’esattezza laziale, e le sue radici molto antiche.
Un piatto di una semplicità disarmante che tuttavia mette in risalto la qualità degli ingredienti che devono essere di prima qualità: il pecorino romano e pepe.
Piatti della tradizione romana
Tra i piatti iconici romani abbiamo la pasta alla carbonara: un piatto semplice ma molto gustoso, a base di pasta, guanciale, pecorino romano e uova.
L’indiscussa amatriciana sempre con la pasta ma con guanciale, pomodori e pecorino romano. Questi sono solo un paio dei classici piatti alla romana conosciuti in tutto il mondo.
La cucina romana, ha origini povere e contadine, e si basa sulla capacità anche di recuperare e valorizzare le parti meno nobili degli animali macellati.
Infatti parti come cuore, fegato, polmone, coda e intestino, frattaglie o quinto quarto, come vengono chiamate, sono protagoniste di ricette saporite e corpose, che esprimono la tradizione e la cultura della città eterna.
Piatti come la Pajata o pagliata, dove viene preparata una salsa in cui cuocere l’intestino tenue del vitellino da latte, ancora pieno del latte materno che si coagula durante la cottura.
Questo sugo è ancora oggi usato per condire la pasta come i rigatoni o le mezze maniche.
Altro piatto storico , per il quale oggi si deve ordinare in precedenza è la Coda alla vaccinara. In sostanza si tratta della coda di bue stufata con pomodoro, sedano, carote, cipolla e aromi. La carne diventa morbida e si stacca dall’osso, mentre il sugo è ricco e saporito.
Lo stesso vale per la Trippa alla romana, un piatto a base di trippa, dove non solo è presente il pecorino romano, formaggio saporito e inconfondibile, ma che è riconoscibile anche per la mentuccia romana, piccole foglioline incredibilmente odorose.
Da quanto appena accennato si comprende come la cucina romana sia pervasa di una ricchezza di gusto, grazie alle donne di un tempo che hanno saputo inventare piatti prelibati, con i cibi poveri di cui potevano disporre. Nulla a che vedere con le tante bistecche ai ferri dal taglio costoso di oggi.
Pasta cacio e pepe
Quindi si può ben dire che la cucina della tradizione romana si è tramandata di generazione in generazione. Una cucina semplice, ma ricca di sapori, capace di raccontare la cultura di una città millenaria.
La Pasta cacio e pepe, fa pare dei primi tradizionali romani, un piatto semplice ma molto saporito, sempre a base di pasta. In questa ricetta unica il formaggio laziale, il pecorino romano e il pepe nero si fondono in una esaltazione di sapori.
Il segreto che non tutti sanno è creare una crema densa e filante con il formaggio e l’acqua di cottura della pasta. Chi cerca di ricreare questo piatto è alla ricerca un’esperienza gustativa autentica e appagante.
La ricetta precisa prevede che si metta a bollire l’acqua della pasta con il sale.
Quindi in una padella si devono “frantumare dei grani di pepe nero” e metterne a tostare una parte in una padella.
Con la parte restante del pepe, si va a formare una salsa insieme al pecorino romano e all’acqua in cui stiamo cuocendo la pasta. Il risultato finale ci deve restituire una consistenza quasi cremosa e mai liquida.
Una volta cotti gli spaghetti rigorosamente al dente, vanno aggiunti alla padella col pepe tostato e un po’ di acqua di cottura per continuare ad insaporire gli ingredienti, con una fiamma moderata.
Spaghetti cacio e pepe – wineandfoodtour.it Fonte foto Wikimedia CommonsA cottura quasi ultimata, possiamo unire la crema che abbiamo appena realizzato con il pecorino nella pasta per una” mantecatura” ottimale, fino a raggiungere il risultato perfetto.
La pasta cacio e pepe si serve calda con l’aggiunta di un po’ di pepe nero macinato al momento e del pecorino grattugiato per ultimare il piatto.
Riguardo la terminologia con la la parola cacio in realtà si intende genericamente il formaggio a pasta dura, va comunque ribadito che questo piatto in particolare non può dirsi “cacio e pepe” – senza – il pecorino romano!