L’olio extravergine di oliva è utilizzato da migliaia di anni, ma i suoi benefici sono davvero molti. Questo super alimento contiene un’alta concentrazione di vitamine, antiossidanti e acidi grassi essenziali. Sapete perché l’olio extravergine di oliva pizzica in gola? Ecco svelato il curioso motivo.
Ciò che concerne il sapore dell’olio, dipende dalla sua qualità: se è stato prodotto con metodi tradizionali o con attrezzature industriali, il prodotto avrà un sapore meno intenso rispetto ad altri prodotti con tecnologie moderne. Da tempo gli scienziati stanno cercando di capire le ragioni di questo fenomeno per creare nuove varietà di olio d’oliva con caratteristiche di sapore meno intense. L’olio extravergine di oliva è uno degli ingredienti più importanti delle cucine di tutto il mondo, quello italiano è tra i più ricercati ed apprezzati.
Il suo uso in quasi tutti i paesi lo è stato per migliaia di anni, è il tipo di olio più diffuso al mondo; tuttavia, i suoi usi sono cambiati drasticamente nel tempo, man mano che le diverse culture lo hanno adottato nella loro dieta. L’olio extra vergine di oliva, viene utilizzato per cucinare, cuocere e friggere, oltre che per condire le insalate. Può essere utilizzato anche come ingrediente per salse e condimenti a base di olio, ed aggiunge sapore ai cibi e li mantiene allo stesso tempo sani.
In tanti lo apprezzano ma il pochi sanno il motivo per cui l’olio extravergine di oliva pizzica in gola. Le proprietà benefiche dell’olio EVO, sono oggi molto conosciute, ciò è dovuto alle proprietà curative uniche dell’EVO, che non sono presenti in altri oli e grassi. L’olio extravergine di oliva è un superfood, è ricco di vitamine, antiossidanti e acidi grassi essenziali, ed ha un sapore amaro che forse avete notato quando lo avete provato per la prima volta.
Tra le sue caratteristiche più note, c’è senz’altro il suo particolare gusto piccante e amaro, con cui l’EVO ha molto in comune. L’amaro che spesso di percepisce, è un segno di qualità del prodotto. Grazie anche all’alta concentrazione di polifenoli, potenti antiossidanti.
I polifenoli possono anche avere proprietà antibatteriche e antivirali. Ad esempio, alcuni studi hanno dimostrato che i polifenoli dell’olio d’oliva possono contribuire a ridurre l’infiammazione associata al diabete attivando un enzima chiamato AMPK (proteina chinasi attivata dall’adenosina monofosfato).
C’è da dire però che molte persone sono allergiche ai fenoli o non li tollerano in grandi quantità perché causano ulcere o irritano il tratto gastrointestinale, quindi a queste non è proprio consigliato. In questi casi, infatti, è meglio non consumare regolarmente quantità elevate di olio extravergine di oliva se non si consulta prima il proprio medico.
Eppure, a tutti quelli che lo assaggiano, almeno inizialmente provoca uno strano pizzico alla gola. Per capirne il motivo, dovremmo indagare sulla sua origine.
La classificazione dell’olio extravergine di oliva dipende dalla sua qualità, che dipende – ovviamente- dalla tecnologia di produzione e dalle condizioni di conservazione. Per quanto riguarda il primo fattore, possiamo dire che esistono due categorie principali: “spremuto a freddo” e “spremuto a caldo”.
Il primo metodo prevede che le olive vengano schiacciate a basse temperature (meno di 27 gradi Celsius) senza l’aggiunta di calore o sostanze chimiche durante la lavorazione. La spremitura a caldo è una tecnica più moderna che richiede temperature più elevate ai fini dell’estrazione, ma non influisce negativamente sul prodotto finale perché tutte le impurità sono state eliminate durante questo processo. Inoltre, se acquistate l’olio EVO da un marchio rinomato, è molto probabile che impieghi entrambi i metodi contemporaneamente, in modo da ottenere la massima resa e preservare tutti i benefici nutrizionali!
Le qualità dell’EVO dipendono da come viene prodotto e conservato. È un prodotto naturale, il che significa che dipende dalla qualità della materia prima utilizzata per la sua produzione. Il miglior EVO proviene da olive raccolte a maturazione ottimale, e non bastano le olive qualsiasi: devono essere raccolte esattamente al momento giusto e conservate correttamente fino alla spremitura. Questo processo garantisce che, acquistando una bottiglia o una lattina di EVO, si riceva solo olio extravergine di oliva di alta qualità.
Il sapore amaro dell’olio extravergine di oliva deriva dalla presenza di clorofilla, sostanza che si trova in tutte le foglie. Ma soprattutto in quelle verdi come quelle utilizzate per produrre l’EVO. La clorofilla è associata alla riduzione della pressione sanguigna e al miglioramento delle funzioni della memoria grazie all’aumento del flusso sanguigno al cervello. E contemporaneamente il miglioramento dell’ossigenazione a livello cellulare in tutto il corpo, ed inoltre migliora le funzioni cerebrali e rafforza le difese immunitarie.
Poi possiamo anche trovare i tannini, che sono un altro composto responsabile del profilo gustativo unico dell’EVO. Essi conferiscono anche al vino le sue note astringenti. Però ci sono opinioni diverse sul perché l’olio extravergine di oliva debba avere un sapore così piccante e amaro.
L’amarezza dell’olio EVO dipende dalla sua qualità. Più alto è il contenuto di polifenoli, più amaro sarà l’olio extra vergine di oliva. I polifenoli sono antiossidanti che riducono il rischio di malattie cardiovascolari, cancro e diabete. Possono anche causare pizzicore alla gola se consumati in dosi elevate o con alimenti ad alto contenuto di grassi (come l’olio d’oliva). Tutto dipende dalla classificazione di questo prodotto, dalla sua tecnologia di produzione e dalle condizioni di conservazione.
Inoltre, esistono due tipi principali di oli d’oliva: extravergine e vergine (detto anche lampante). L’extravergine è considerato superiore perché ha meno impurità rispetto agli altri tipi di olio d’oliva. Il che significa che il suo profilo gustativo tende alla dolcezza piuttosto che all’amaro o al piccante.
Inoltre, l’amaro dell’olio EVO dipende dalla sua qualità. Quanto migliore è il prodotto, tanto meno amaro sarà il suo sapore. Se si utilizza un olio EVO di bassa qualità, si noterà che lascia un sapore forte e sgradevole in bocca dopo averlo mangiato o bevuto.
Il suo sapore può variare a seconda di come è stato conservato prima di essere imbottigliato. Esperti sostengono infatti che se l’olio extravergine di oliva ha un sapore troppo amaro, o non ha alcun sapore, questo può significare che la bottiglia non è stata sigillata correttamente. O che è irrancidita dall’esposizione all’ossigeno nel corso del tempo.