Qual è il miglior momento per consumare la frutta? Una ricerca scientifica afferma che dovremmo consumare frutta prima di ogni pasto. Scopriamo il perché e quali sono i benefici di mangiare la frutta prima dei pasti.
Come tutti sappiamo, la frutta fa bene alla salute e deve essere sempre presente in una sana dieta. Gli esperti raccomandano di mangiare la frutta perché previene molte malattie, fornisce un apporto rilevante di nutrienti fra cui vitamine, carboidrati, minerali, fibre e antiossidanti indispensabili all’organismo per mantenersi vitale.
Tuttavia, quando è opportuno consumare la frutta, prima o dopo i pasti, oppure lontano da essi? Scopriamo quando mangiare la frutta per assicurare al nostro corpo tutti i benefici che garantisce!
Dopo un pasto abbondante la frutta neutralizza lo stress
Una ricerca su quando mangiare la frutta, prima o dopo i pasti, che la rivista scientifica Endocrine, Metabolic & Immune Disorders – Drug Targets ha pubblicato di recente, ha permesso di accertare che la frutta agisce come un pompiere dopo un pasto ricco di carboidrati o grassi, quindi con un apporto eccessivo di calorie.
Infatti, neutralizza lo stress metabolico, azione data dai polifenoli della frutta, composti antinfiammatori e antiossidanti che proteggono le cellule dall’avanzare dei radicali liberi e altre sostanze che scatenano infiammazione.
Dopo aver assunto un pasto calorico la produzione di questi nemici dell’organismo aumenta, causando disturbi e malattie anche molto gravi.
Gli agrumi agiscono come cibi spazzini dell’organismo
Altri studi effettuati diversi anni fa sull’azione benefica degli agrumi nell’organismo hanno permesso di appurare che agiscono come dei veri e propri spazzini e neutralizzano lo stress generato da un pasto calorico e abbondante.
In particolare, uno studio svolto dalla University at Buffalo e pubblicato su The American Journal of Clinical Nutrition nel 2010 ha riconosciuto questo ruolo a due flavonoidi della frutta, l’esperidina e la naringina. Si tratta di due antiossidanti in grado di azzerare lo stress infiammatorio e ossidativo prodotto da cibi molto calorici, capaci di mettere a dura prova i vasi sanguigni e la salute in generale.
La dietologa del Centro Obesità dell’ospedale Humanitas, la dottoressa Sara Testa, afferma che l’azione della naringina assicura la depurazione dell’organismo, rende più forti i vasi capillari, combatte con efficacia l’influenza e favorisce addirittura il dimagrimento.
L’esperidina e l’arginina sono presenti nel limone, nel pompelmo, nel cedro, nei mandarini e nelle arance, in quantità variabile in base alla specie. La differenza è che l’esperidina si concentra maggiormente nella buccia, mentre l’arginina nella polpa.
Oltre agli agrumi, la frutta più indicata per ridurre lo stress ossidativo dopo un pasto ricco e calorico è quella viola, fra cui prugne nere, mirtilli, susine, more e uva nera.
Perché è preferibile consumare frutta prima di ogni pasto
Per concludere, la dottoressa Sara Testa asserisce che è preferibile consumare la frutta prima del pranzo e della cena. Il motivo? Le fibre contenute nella frutta assorbono meno zuccheri semplici, e di conseguenza abbassano anche l’indice glicemico degli alimenti.
La dietologa Testa afferma anche che bisogna evitare di assumere frutta lontano dai pasti, come solitamente si fa in un’alimentazione ipocalorica, in quanto favorisce la stimolazione della produzione endogena di insulina e invece di ridurre la fame non fa altro che aumentarla.