Non molti sanno che è possibile riciclare la crosta del parmigiano, dando al formaggio un’insolita nuova vita.
In effetti possiamo proprio sfruttare la loro consistenza, e trovare modi creativi per utilizzarla in cucina anziché buttarle via.
Parmigiano Reggiano
Il parmigiano reggiano è un formaggio a pasta dura, prodotto con latte vaccino parzialmente scremato, sale e caglio.
La sua stagionatura va da un minimo di 12 mesi, fini ad arrivare a un massimo di 36 mesi e anche di più. Si tratta di un formaggio ricco di proteine, calcio, fosforo e vitamine, ma con un basso contenuto di lattosio. Con 100 gr di parmigiano, abbiamo circa 400 kcal, con 32 gr di proteine, a fronte di 30 gr di grassi.
Il Parmigiano Reggiano è un formaggio molto noto, c’è chi attribuisce la sua iniziale creazione presso i monaci benedettini e cistercensi delle pianure del Parmense e del Reggiano, intorno al XII secolo. Quest’arte casearia è una tradizione viva ancora oggi.
Tuttavia sembra che già gli Etruschi, presenti nei territori del Parmense, del Reggiano e della Bassa Mantovana, fossero usi alla produzione fra le altre cose di un formaggio di latte vaccino, a pasta dura, stagionato.
Quindi potrebbe essere che i monaci del Medioevo più che inventare avessero bensì recuperato una tradizione casearia antica di almeno mille anni o più.
Il Parmigiano Reggiano va conservato in frigorifero a una temperatura tra i 4 e gli 8 °C. Solo se posto sottovuoto, si può conservare intatto per diversi mesi, ma non si deve forare la confezione.
Per una corretta conservazione una volta tagliato fresco, va avvolto nella carta per formaggio, ma non nella pellicola di plastica. O in contenitori di vetro o plastica perché non prenda gli odori degli altri alimenti, oltre che a non far formare della muffa sulla superficie.
Una cosa da non fare è congelarlo in quanto si perderebbero le qualità organolettiche.
Cucinare con il parmigiano
L’uso in cucina è dettato dai gusti personali, il parmigiano è un formaggio con una forte personalità, capace di arricchire qualsiasi piatto, ma senza annullarsi con il suo classico aroma e gusto. Quindi possiamo grattugiarlo sui primi piatti, sulle zuppe e sulle vellutate. Non solo possiamo ricavarne delle scaglie o petali per condire dall’insalata, al carpaccio o farne degli e antipasti salutari.
Inoltre possiamo fonderlo per preparare salse, crostini e torte salate.
Ma la personalità spiccata del Parmigiano Reggiano ne fa anche un formaggio da gustare da solo, semplicemente accompagnato da frutta fresca o secca, miele, mostarda o aceto balsamico tradizionale….
Insomma come è ormai chiaro il Parmigiano Reggiano è davvero un alimento versatile in cucina, inoltre si abbina bene a vini bianchi frizzanti o fermi per le stagionature più giovani, e a vini rossi più corposi per le stagionature più lunghe.
Riciclare la crosta del parmigiano
Una volta utilizzato sia grattugiato che mangiato in scaglie, quello che rimani nelle nostre mani è la dura scorza del parmigiano.
Ma in quale modo possiamo usare e riciclare la crosta di parmigiano che avanza? Ebbene ci sono molte idee utili per riciclare le croste di parmigiano, quindi prepariamoci a non gettarle vie, ma prima di tutto pensiamo a come conservarle nel modo corretto.
Per essere sicuri di non trovarsi davanti a una scorza ammuffita è bene conservare le croste di formaggio in appositi sacchetti sottovuoto in frigorifero.
In alternativa possiamo avvolgerle con della carta forno e riporle sempre in un contenitore in frigorifero. Solo una sarebbe insufficiente alla creazione di qualcosa di “sostanzioso”, meglio metterne da parte 3 0 4, in modo da essere certi di averne a sufficienza.
Riciclare la crosta del parmigiano: come utilizzarle?
Per iniziare si mettono le croste in una ciotola e si coprono interamente con acqua, lasciandole in ammollo per alcune ore.
Una volta eliminata l’acqua dell’ammollo, si possono prendere le croste di grana o parmigiano. Con un coltello, vanno raschiate via eventuali parti sporche dalla parte esterna. Ora che sono pulite e morbide, sono pronte per essere utilizzate.
Posiamo cucinare le croste in una padella e dopo il bagno e la pulizia, si prosegue tagliando le croste in pezzi piccoli. Quindi si riscalda una padella antiaderente e si cuociono i pezzi di parmigiano, girandoli spesso, finché saranno dorati. Infine vanno serviteli subito, appena pronti e caldi.
Per farle al forno dopo la pulizia, vanno tagliate le croste a pezzi piccoli. Quindi si riscalda il forno a 180°C e una volta rivestita con della carta da forno sulla teglia.
Quindi si mettono i pezzetti di crosta sulla teglia e si lasciano cuocere per 10 minuti dopo che il forno si è riscaldato. Infine si servono immediatamente.
Per ultima la cottura al microonde, dove dopo l’ammollo e la pulizia, si prende un piatto sicuro per il microonde dove disporre le croste sul piatto, ma non troppo vicine tra loro. Durante la cottura, si espanderanno e potrebbero attaccarsi se sono troppo vicine. Infine vanno cotte a 750W per 2 minuti. Delle perfette chips da gustare in ogni momento!