Andiamo alla scoperta del Pastìzz, delizioso street food di Malta, che consiste in un calzone di pasta sfoglia dalla forma romboidale.
I Pastizzi sono il tipico street food di Malta, che si può assaggiare per strada, grazie ai chioschi e alle pastizzerije che rivendono tale pietanza, da assaggiare assolutamente se si fa un viaggio nell’arcipelago. Scopriamo, dunque, insieme la storia e qualche curiosità sul pastìzz.
Pastìzz, il tipico street food di Malta
I Pastizzi si possono acquistare ovunque, dalle pastizzerije ai chioschi, dai bar alle pizzerie: si trovano, inoltre, anche nelle panetterie.
Tale comfort food, inoltre, è composto da piccole sfoglie di pasta ripiene, che hanno una forma romboidale e, in alcuni casi, circolare. La pasta utilizzata è simile alla pasta sfoglia, pertanto è croccante e stratificata.
In ogni angolo dell’isola, infatti, è possibile assaggiare tale specialità spendendo meno di un euro: pertanto, non pesano sul portafoglio e, in più, sono un piacere per il palato, ad ogni ora del giorno e adatti ad ogni occasione. Spesso, inoltre, sono consumati a pranzo e/o a cena, poiché pratici e gustosi.
I ripieni sono vari e includono diversi ingredienti davvero saporiti: tra questi, infatti, ci sono la ricotta, i piselli, la carne di pollo, i capperi, ma anche i pomodorini e altre verdure. Per come sono preparati, i pastizzi sono diventati anche uno dei cibi più amati dai turisti che si ritrovano a trascorrere le vacanze a Malta.
La storia dei pastizzi
Da dove deriva il nome “Pastizzi“? Le origini del termine sono un argomento di conversazione molto dibattuto tra i maltesi. Il vocabolo, in sostanza, si ricollega al concetto di “pasta” e all’atto di “pasticciare“, ovvero all’arte di lavorare ingredienti come la farina, lo zucchero, le spezie e le uova per creare deliziosi prodotti di pasticceria, conosciuti, in maltese, come “pastizzeri“.
La storia dei Pastizzi si intreccia con quella di Malta stessa. Nel 1530, l’imperatore Carlo V affidò l’arcipelago ai Cavalieri di San Giovanni per contrastare gli attacchi ottomani in Europa.
I cavalieri si insediarono nelle Tre Città, costruendo varie fortezze e praticando una raffinata arte culinaria, grazie all’apporto di cuochi e pasticcieri che provenivano da Catania, Siracusa e Trapani.
Tale flusso di sapere, portato dall’Italia, ha contribuito a forgiare l’identità della cucina maltese, che funge, nei fatti, da felice incontro tra le tradizioni arabe e italiane.
Tutto ciò culminò – nel 1748 – con la pubblicazione del manoscritto di Marceca “Libro de’ secreti per fare cose dolci di varjj modi”, che raccolse, per la prima volta, molte ricette sino ad allora tramandate oralmente, tra le quali c’era, per l’appunto, anche quella dei Pastizzi.
Pertanto, se andate a Malta non potete farvi sfuggire tale gioia per il palato, nel quale è racchiusa tutta la storia e la cucina del posto.