Andiamo alla scoperta delle curiosità legate al Parmigiano Reggiano, uno dei formaggi italiani più saporiti e apprezzati in cucina.
Ci sono tante curiosità sul Parmigiano Reggiano, uno dei formaggi più amati del nostro Paese che è utilizzato in tante ricette. Una tra queste riguarda il famoso scrittore francese Molière. Scopriamo, dunque, insieme tutte le curiosità su questo prodotto italiano DOP dello Stivale.
Il Parmigiano Reggiano DOP è considerato, su scala mondiale, uno dei prodotti di punta dell’agroalimentare italiano, grazie al suo sapore inconfondibile e alla maestria dei casari che lo hanno reso così unico e particolare.
C’è da dire, però, che esistono tanti fatti curiosi e storie affascinanti legate a tale formaggio, che è il frutto d una lunga tradizione.
Ad esempio, sapevate che il ruolo del “battitore” è fondamentale per assicurare la forma perfetta del formaggio? E che è possibile mangiarne anche la crosta? Ci sono tante altre curiosità da sapere su tale alimento tanto amato in Italia e nel mondo.
Fu nei monasteri benedettini di Parma e Reggio Emilia che tale ed eccellente formaggio iniziò ad essere prodotto, a partire dal XII secolo, periodo durante il quale furono fondati i primi caseifici e si formarono i primi maestri casari, i proto parmigiani. Le prime forme che furono riconosciute, in via ufficiale, del Parmigiano portavano il nome di “Caseus Parmensis“.
Molti personaggi storici, tra i quali possiamo annoverare scrittori, drammaturghi, politici ed imperatori, hanno lodato il Parmigiano nel corso del tempo. Casanova, ad esempio, lo utilizzava come dono per incantare le donne, mentre Napoleone conobbe ed iniziò a mangiare tale formaggio grazie alla moglie Maria Luigia, duchessa di Parma.
Alexandre Dumas invitava amici e parenti ad assaggiare i maccheroni al sugo, insaporiti con Parmigiano: Molière, nel suo letto di morte, invece, espresse il desiderio di poter mangiare un’ultima scaglia di Parmigiano.
Il battitore – inoltre – è una figura molto importante nella produzione del Parmigiano, in quanto è esperto nel valutare la qualità interna del formaggio ed individuare eventuali difetti tramite una percussione con un martelletto: inoltre, utilizza anche strumenti come l’ago a vite e il tassello utili per esaminare il prodotto.
Il Parmigiano contiene tracce minime di lattosio, che diminuiscono ulteriormente con la stagionatura: per questo motivo è uno dei pochi formaggi adatti a chi soffre di intolleranza al lattosio.
Pochi sanno infine, che la crosta del Parmigiano è interamente fatta di formaggio e completamente edibile, anche s troppo dura per essere consumata direttamente. È ideale per insaporire zuppe, minestre, vellutate e minestroni.