Un prodotto tanto unico quanto raro è il pane di Altamura, molti cercano di imitarlo ma l’UNESCO sta decidendo se dare il titolo a questa preparazione solo se vengono rispettati certi criteri.
Il pane di Altamura
Ogni nazione ha la sua tipologia di pane: la pita in Grecia, il bagel negli Stati Uniti, la baguette in Francia e così via. In Italia però andiamo un po’ oltre e in effetti ogni regione ha il suo pane tipico e in alcune regioni più di uno. In Sardegna c’è il pane Carasau, in Emilia Romagna la Tigella, in Basilicata la Panella, in Lombardia la Michetta e continuando così per tutte le regioni. Ma c’è una regione che spicche tra tutte e ha attirato l’attenzione più di altre. Stiamo parlando della Puglia. Tra le tipologia di pane pugliesi, i più conosciuti sono: la puccia, la frisella, ma quello più apprezzato e conosciuto di tutti è il Pane di Altamura.
Probabilmente chiunque ha fatto un viaggio in Puglia avrà assaggiato una tipologia di pane venduto o offerto come “di Altamura. In effetti molte aziende ne producono e vendono una varietà, ma solo ad Altamura potrete assaggiare il vero e unico pane locale. Cosa lo rende così particolare? Cotto rigorosamente in forni a legna ma se non possibile a gas. Richiede più fasi si lavorazione e lievitazione prima della cottura finale. Il prodotto finale risulta croccante all’esterno con una crosta bruna e rigida. ma all’interno racchiude una mollica ben areata e lievitata soffice e saporita. La bontà e l’unicità di questo prodotto ha fatto si che venisse proposto come patrimonio UNESCO, ma le cose sono un po’ complicate.
Patrimonio UNESCO: si o no?
Nel 2003 il Pane di Altamura è stata la prima tipologia di pane Europeo a ricevere il titolo DOP (denominazione di origine protetta). Oggi invece si sta combattente per far si che il pane di Altamura riesca ad ottenere il titolo UNESCO, un titolo certo non da poco. La proposta è stata fatta ovviamente esclusivamente per la tipologia di pane che ha il titolo DOP, e non un generico pane industriale. Come abbiamo accennato all’inizio dell’articolo infatti, molte aziende propongono un “pane di Altamura” ma che non si avvicina neanche lontanamente all’originale. Non basta infatti produrre il prodotto da forno nel paese d’origine, ma bisogna rispettare criteri precisi.
Prima fra tutte è la tipologia di farina utilizzata che dev’essere solo ed esclusivamente italiana, ma più precisamente deve provenire da alcune zone precise della Murgia. Non parliamo di semplice lavorazione del grano, ma il grano dev’essere stato coltivato secondo alcuni criteri specifici in queste specifiche zone, per ottenere poi una semola rimacinata che verrà impiegata per la realizzazione del pane. Altro fattore importante è l’utilizzo di lievito madre e lunga lievitazione a più passaggi di lavorazione, proprio come la tradizione comanda. Un pane che segue la tradizione pugliese ed esalta i prodotti locali quindi, meritevole del marchio DOC.
Il pane di Altamura DOC sarà anche meritevole del titolo UNESCO? Ancora non lo sappiamo, ma diamo tutto il nostro sostegno ad un prodotto di grande qualità che racchiude in se, anni di storia di parte del nostro Paese.