Andiamo alla scoperta delle Pagode di Kakku, luogo mistico in Birmania nel quale convivono storia, cultura e natura.
Se avete intenzione di fare una vacanza nel continente asiatico, la Birmania può essere una opzione di viaggio molto interessante, in quanto si pone come un Paese che riesce a fondere storia, cultura, architettura e natura. In tale Paese ricco di fascino si cela un posto – forse – poco esplorato, conosciuto con il nome di Pagode di Kakku o, ancora meglio, come la “Foresta di pietra“. Scopriamo, dunque, insieme la storia di questo luogo mistico.
Cos’è una pagoda?
Una pagoda è un edificio religioso, costruito in pietra e caratterizzato da una forma molto particolare, che – in sostanza – si articola in quest straordinari manufatti, realizzati seguendo la religione buddista: le pagode, dunque, rappresentano un elemento fondamentale della cultura e del paesaggio asiatici.
Le Pagode di Kakku si trovano nel Myanmar orientale, non lontano da alcuni dei ponti più spettacolari del mondo: sono situate ad un’altitudine di 1300 metri.
In cima, dunque, troviamo circa 2500 strutture religiose che creano un’atmosfera quasi surreale, a circa un’ora da Taunggy e tre ore dal Lago Inle.
La leggenda e la storia delle Pagode di Kakku
L’aura di mistero che circonda le Pagode si percepisce non appena si ammirano da lontano, visto che, grazie alla loro altezza, si vedono da lontano, nella valle.
Secondo le credenze della minoranza etnica dei Pa’O, tali costruzioni potrebbero risalire al III secolo A.C., realizzate su desiderio del re Ashoka dell’India, il quale, dunque, diede il via a una vera e propria epoca d’oro per il Myanmar e il buddismo.
Un’altra teoria, invece, le collega al XII secolo, quando il re Alaung Sithu di Bagan iniziò ad erigerle come parte di una campagna che aveva come obiettivo quello di diffondere il buddismo, scegliendo con cura luoghi incantevoli fra valli, fiumi e montagne per la costruzione delle pagode.
Cosa vedere a Kakku
Camminando tra i vicoli di Kakku, si ha la sensazione di trovarsi in una foresta di pietra, dove gli stupa, allineati in modo ordinato, creano una atmosfera di altri tempi.
Anche se sul posto sono presenti alcuni segni di degrado, è impossibile non restare incantati dalle decorazioni, dalle statue e dai piccoli Buddha che caratterizzano ciascuna pagoda: i campanelli al vento aggiungono una dolce melodia all’atmosfera magica del luogo.
Aperte al pubblico dal 2000, le Pagode di Kakku sono lontane dal turismo di massa, grazie anche al fatto che non sono facilmente raggiungibili ed accessibili. La visita a questo sito incantato, d’altronde, richiede un viaggio di circa tre ore di autobus dal lago Inle.
In linea con la tradizione di molti posti sacri asiatici, i visitatori sono invitati ad esplorare il sito a piedi nudi, accompagnati da guide del posto. Per supportare il mantenimento e il restauro delle storiche stupa, si invitano i pellegrini e i visitatori ad effettuare donazioni.