Una vera odissea, quella subita da un cliente dopo aver pagato col POS in un supermercato, a causa di uno scontrino.
Un cliente di un supermercato italiano, di recente, dopo aver pagato con il POS, si è ritrovato uno scontrino incredibile.
I pagamenti digitali
La questione dei pagamenti digitali, come si sa, in Italia ha sollevato diverse polemiche.
Il motivo principale è che i gestori di tutte le attività, dal piccolo negozio o locale a quello più grande, devono sborsare una commissione in più.
In particolare, secondo chi ne sa di più, attualmente il costo commissionale dovrebbe essere all’incirca del 0,7% per ogni transazione effettuata.
Insomma, nonostante il Governo, tempo fa, avesse accarezzato l’idea di fare delle variazioni, in realtà, per ora, è rimasto l’obbligo.
Inoltre, qualora un esercente non consentisse a fa pagare con il POS, potrebbe prendere una multa di 30 euro, oltre il 4% del valore della transazione.
Invece, a quanto pare, questa norma ha reso le cose più facili per gli avventori.
Infatti, il pagamento digitale ha almeno due vantaggi principali. Anzitutto, è possibile effettuare dei pagamenti anche di poco valore.
Ciò significa che questa possibilità ci permette di non andare alla ricerca della monetina sperduta nel portafoglio e di velocizzare l’operazione.
In secondo luogo, ma non di certo meno importante, si può evitare di prelevare spesso i soldi cartacei.
In effetti, come si sa, il prelievo, per la maggior parte degli istituti di credito, prevede un addebito di 1 euro.
L’addebito di 30 euro sullo scontrino dopo aver pagato col POS al supermercato
Quando si fa la spesa, in questo periodo, di certo, molti preferiscono pagare in cassa con il bancomat.
D’altra parte, non si può sicuramente negare che, in tal modo, il pagamento si sveltisce e semplifica.
Comunque sia, per un tal cliente del Lidl di Pordenone, in realtà, le cose non sono state per niente facili.
La persona in questione, che chiameremo N. S., ha dovuto provarle quasi tutte prima di riuscire a riavere indietro il proprio denaro.
In particolare, il suddetto cliente si era recata al Lidl di via Ungaresca e, una volta in cassa, aveva concluso l’acquisto, pagando con il bancomat.
Tuttavia, poco dopo, si è accorto che sullo scontrino gli erano stati addebitati, senza una ragione, ben 30 euro di più.
Così, N. ha parlato con la cassiera, indicando l’errore. Purtroppo, però, né il personale né il responsabile del negozio hanno voluto ascoltarla.
A quel punto, quindi, ha chiamato il numero verde, ma nemmeno l’operatore ha potuto aiutarlo e gli ha consigliato di fare un reclamo per e-mail.
La risposta del discount, però, è stata piuttosto sbrigativa e deludente, perché è stato negato che ci fosse stato un problema nella transazione.
Alla fine, però, dopo tanta costanza e molte peripezie, il cliente è riuscito a farsi restituire il denaro che gli era stato addebitato in maniera immotivata.
Insomma, questo spiacevole aneddoto può fungere da monito per le persone che potrebbero trovarsi nella medesima situazione.
A tal proposito, l’Adoc, cioè la nota associazione per la difesa dei consumatori, ha voluto ricordare di controllare subito lo scontrino.
Infatti, come è stato dimostrato da questo episodio, può capitare che avvengano delle disfunzioni.