Cos’è il fenomeno dell’overturism e come mai diverse destinazioni di viaggio sono più colpite rispetto ad altre: una panoramica su questo problema.
L’overtourism è un fenomeno diffusosi molto negli ultimi anni, durante i quali è diventato un problema di una certa rilevanza per diverse destinazioni turistiche. Il sovraffollamento di turisti compromette – nei fatti – l’esperienza di viaggio, ma porta con sé anche altre tipologie di problemi, tra i quali possiamo annoverare l’inquinamento, il disagio per i residenti, nonché danni al patrimonio storico e culturale. Scopriamo, dunque, la situazione in alcune mete particolarmente colpite da tale fenomeno e com’è la situazione in Italia.
Overturism, un fenomeno sempre più pressante
In risposta al fenomeno dell’overturism, molte destinazioni turistiche hanno attuato diverse misure restrittive per mitigarne gli effetti negativi. Le tattiche variano da luogo a luogo, ma tutte hanno un obiettivo comune, ossia quello di preservare l’integrità dei luoghi e garantire esperienze più piacevoli e sostenibili, sia ai visitatori che ai residenti.
Uno degli esempi più noti è Amsterdam, nei Paesi Bassi, che sta scoraggiando – in maniera attiva – i visitatori non desiderati attraverso l’aumento delle tasse di soggiorno.
Atene, in Grecia, ha adottato un approccio simile, visto che ha limitato l’accesso alle sue attrazioni principali, tra le quali figura l’Acropoli. Bali ha introdotto un elenco di regole per i turisti, tra cui c’è il divieto di parolacce e il rispetto per gli alberi sacri.
Spagna, Francia e Thailandia
Barcellona ha preso vari provvedimenti per tenere sotto controllo l’eccesso di turismo, spostando, a tal scopo, un terminal navale, ma non solo.
La città, infatti, ha limitato, inoltre, nuove costruzioni alberghiere nel centro storico. Parigi si prepara alle Olimpiadi estive attuando nuove restrizioni, tra le quali ci sono diversi limiti imposti riguardi all’accesso ai principali siti turistici.
Anche la Thailandia sta affrontando la stessa situazione in città come Phuket, Pattaya e Krabi, le quali sono tra le destinazioni più affollate, secondo uno studio condotto da MoneyTransfers.com.
La situazione in Italia
In Italia, Venezia rappresenta un caso emblematico di overtourism. La città ha – di recente, infatti – introdotto biglietti d’ingresso giornalieri e regolamenti più severi, tra i quali figura il limite sulle dimensioni dei gruppi turistici e il divieto di microfoni e altoparlanti nel centro storico.
Queste misure, pur essendo una risposta necessaria all’overtourism, sollevano domande sull’equilibrio tra turismo e conservazione e sulla sostenibilità a lungo termine di questi luoghi che fanno la storia del Paese di riferimento.
Bisogna certamente viaggiare e ampliare i propri orizzonti e le proprie conoscenze culturali ma nel farlo bisogna rispettare completamente il luogo che si intende visitare, al fine di non infastidire i cittadini e creare disagi che, inevitabilmente, si riservano sulla vita quotidiana.