I prezzi all’interno dei lidi in Puglia rappresentano un vero e proprio incubo, nel senso che fanno passare la voglia di trascorrere una giornata al mare. Giusto per fare un esempio, una semplice Puccia pugliese arriva a costare 26€.
Pare infatti che questa situazione sia la ragione per cui molti turisti preferiscono destinazioni più convenienti come ad esempio l’Albania e la Grecia. Vediamo insieme perché.
Puglia, prezzi da incubo nei lidi e non solo
Per godersi una giornata rilassante nelle spiagge della Puglia è necessario affrontare dei prezzi spropositati. Questo è evidente poiché i vari ristoranti degli stabilimenti balneari situati sul lungomare stanno piano piano diventando molto popolari durante la stagione estiva.
Questione che è stata già affrontata durante la disamina dei 32 migliori ristoranti dei lidi in Italia. Tenendo in considerazione che per i gestori la priorità principale pare sia la ricerca dello chef di talento piuttosto che bagnini esperti.
Per cui non si paga solo per l’accesso alla spiaggia, ma si paga anche il pranzo, il caffè, il gelato e tutto ciò di cui si ha bisogno. In breve si tratta di una mezza rapina. Purtroppo la questione dei costi elevati lungo le coste pugliesi non è una notizia falsa o una bufala.
Questa situazione è stata confermata da un’indagine condotta da parte del Corriere del Mezzogiorno. Quest’ultimo ha effettuato un’approfondita analisi lungo il litorale pugliese, partendo dal Gargano fino ad arrivare in Salento, mettendo in luce i vari prezzi scioccanti applicati dai vari lidi, bar e ristoranti. I dati emersi da questa indagine lasciano a bocca aperta.
L’indagine del Corriere del Mezzogiorno: Puccia pugliese a 26€
Il quotidiano ha intrapreso un viaggio di esplorazione per indagare sui prezzi applicati in tre località i coniche della Puglia: Gallipoli, Capitolo (Monopoli) e Vieste sul Gargano.
Queste tre zone rappresentano i punti focali della Puglia, in cui si concentrano le spiagge più rinomate ed affollate della regione. Ma purtroppo sono anche le più care.
Quindi, se desiderate gustare una tipica Puccia pugliese, una Frisella oppure un’insalata di riso in uno dei lidi di queste località, vi ritroverete a dover pagare cifre sproporzionate.
Anche per una semplice bottiglietta d’acqua, per noleggiare un ombrellone con soli due lettini oppure per parcheggiare l’auto, vi ritroverete a dover spendere somme considerevoli. Di seguito vi lasciamo alcuni esempi di prezzi sorprendenti scoperti dal Corriere del Mezzogiorno durante il suo viaggio nelle spiagge di Capitolo.
Qui una tipica giornata inizia con il pagamento del posto auto, che oscilla fra i 5 e gli 8€. Se si desidera poi noleggiare l’ombrellone con due lettini, durante l’alta stagione si può arrivare a spendere dai 60 ai 150€.
Per quanto riguarda il costo medio di un caffè invece è di circa 2€, stesso prezzo di una bottiglia d’acqua da mezzo litro. Se nel vostro caffè gradite del ghiaccio dovrete aggiungere 0,50€.
Per quanto riguarda i ristoranti all’interno dei lidi la situazione non cambia. Per il pranzo il conto ammonta a circa 40€, compreso di primo, secondo, contorno e dolce, escluse le bevande. Quindi facendo un calcolo veloce si arriva a spendere circa 60€ a persona e considerando l’ingresso e il parcheggio, la giornata vi è costata intorno ai 100€.
Una famiglia composta da quattro persone spende quindi 400 € al giorno per queste spese minime. È possibile però optare per un pranzo un po’ più leggero, come ad esempio una Puccia (un panino tipico pugliese) oppure una Frisella (ovvero una sorta di pane biscottato che ha la forma di una ciambella). In questo caso i prezzi all’interno dei lidi in Puglia non risultano particolarmente alti, ma non sono neanche poi così tanto convenienti.
Ad esempio, la Puccia in alcuni lidi arriva a costare anche 26€. Invece insalata di pomodori arricchita da avocado e coriandolo arriva a costare 23€. Una semplice pizza margherita al costo di 18€. E una focaccia con burrata e prosciutto crudo 21€. Questi sono soltanto alcuni esempi, ma ve ne sono numerosi altri.
A questo punto sorge spontanea la domanda se tali aumenti di prezzo considerevoli gioveranno ad una regione che rappresenta un’icona dell’estate: la Puglia.