Porto o anche chiamata Oporto è una città sulla costa nel nord-ovest del Portogallo, nota per i suoi grandi ponti e la produzione del vino porto. Le strade medievali di Oporto formano una fitta trama che scende verso il Duero, mentre nella parte più moderna della città si aprono ampi viali e piazze. Dopo aver giocato un ruolo decisivo nei primi anni dell’Indipendenza, testimoniato da importanti esempi di architettura gotica, nel XVIII secolo, Oporto vide svilupparsi un barocco di grande bellezza grazie alla prosperità derivante dal commercio del vino.
Abitata a partire dall’VIII secolo a.C., Oporto cominciò a rivestire una certa importanza in qualità di accampamento romano, e oggi è la seconda città del Portogallo e un grande centro commerciale ed economico, estremamente ricco dal punto di vista monumentale.
Il centro storico di Oporto ruota intorno all’antica cattedrale, situata su un poggio chiamato Alto da Penaventosa, sulle rovine di un castello gotico. Edificio dall’aspetto difensivo e massiccio, la Sé (cattedrale in portoghese) è una chiesa fortificata merlata, con robusti contrafforti, costruita in stile romanico di transazione dal XII al XIV secolo. Il rosone della facciata, le torri gemelle e la navata centrale appartengono anch’esse a questa prima epoca. La Chiesa possiede due chiostri, uno romanico e l’altro gotico.
La Cappella di San Vincenzo risale alla fine del XVI secolo. In seguito, la facciata fu modificata con un portico in stile barocco e con le balaustre e le cupole dei campanili.
A poca distanza sorge la chiesa gesuita di San Lorenzo, più nota come chiesa Dos Grilos, conclusa nel 1570. Costruzione a una sola navata, conserva al suo interno una bellissima pala del XVII secolo, mentre nel vicino convento si trova il Museo d’Arte Sacra. Nei pressi di questa chiesa c’è una ricca dimora barocca realizzata dal Nazzoni e oggi adibita al museo dedicato Guerra Junqueiro, famoso poeta portoghese.
Dietro la Cattedrale si erge la Chiesa di Santa Chiara. Un arco dà accesso all’antico giardino del convento, in cui si entra attraverso una delle porte del giardino stesso. L’altra entrata conduce alla chiesa, conclusa nel 1416, ma il cui interno è stato modificato nel XVII secolo. Dello stesso periodo è il coro, con un soffitto meraviglioso che denota influenze arabe e bellissimi scanni. La fonte battesimale è gotica.
Nel chiostro del convento si conserva un pezzo delle antiche mura fernandine che circondavano tutta la città.
L’immagine più popolare di Oporto è senza dubbio quella dei suoi tre ponti.
Il più antico, destinato solo al passaggio dei treni, alto 61 metri, è quello di Donna Maria Pia che, costituito da un unico arco di metallo di 354 metri, fu inaugurato nel 1877.
Il Ponte di Don Luigi I è invece a due piani, uno ha un’altezza di 10 metri sul fiume e l’altro di 70 metri. Fu costruito nel 1886 dalla società belga Willebroeck. È in grado di collegare direttamente il quartiere Ribeira che, come dice il nome, si trova sulla riva del fiume ed è lo scenario abituale di mercati ambulanti.
Questo quartiere, costituito da un labirinto di stradine con solidi palazzi, è il più antico della città. Qui gli antichi moli si affacciano al fiume come se le barche percorressero ancora il Duero con il loro carico di botti.
Il Ponte della Arrabìda, quello più vicino al mare, fu costruito nel 1963. Il suo arco di cemento, con una luce di 270 metri, è il più grande del mondo costruito con questo materiale. Su di esso passano l’Autostrada Oporto-Lisbona e la circonvallazione. L’arcata ha una lunghezza di 500 metri e raggiunge gli 80 metri circa sul livello delle acque del Duero.
Oporto, percorsa da tram e da filobus nelle famose piazze della Libertà e Batalha, lascia un ricordo indelebile ad ogni passante che si trova qui per caso, senza dubbio dovuto alla sua peculiare personalità, che non c’è modo di dimenticare in tempi brevi.