Esistono diversi tipi di frittura giapponesi, oltre la tempura: scopriamo insieme quali sono e in quali ristoranti assaggiarli.
La cucina giapponese mette a disposizione tante tecniche di frittura, ciascuna con le proprie specificità, che vanno ben oltre la ben nota tempura. Tra queste, infatti, possiamo annoverare il soage, il furai, il karaage e l’hakusenage, che sono presentati dallo chef Katsumi Soga del ristorante IYO di Milano attraverso varie dimostrazioni video che si possono guardare in rete. Scopriamo, dunque, insieme tutte le tipologie di frittura nipponiche.
Tipi di frittura della cucina giapponese
Il metodo di frittura ha un posto di rilievo nella tradizione culinaria del Giappone, che ha origini antiche, che risalgono al dal XVI secolo, quando i missionari portoghesi introdussero tale tecnica in terra nipponica.
Tra le varie preparazioni, la tempura è il principale simbolo di tale tecnica culinaria, adottata – in un primo momento -durante i periodi di astinenza religiosa come sostituto della carne. Tale pratica si è poi diffusa su ampia scala, e per, poi, evolversi in diverse forme, divenendo accessibile ad un pubblico più vasto.
Come vi dicevamo, la tempura è solo una delle tante tecniche di frittura giapponesi. Lo chef Katsumi Soga, alla guida dell’unico ristorante giapponese stellato Michelin in Italia, ci guida in questo percorso, sottolineando, in tal senso, come la frittura sia stata adattata ai gusti del posto e come oggi comprenda varie metodologie, ognuna adatta a specifici alimenti e sapori. Dalla croccantezza unica del soage alla leggerezza della tempura, ogni metodo permette di assaggiare una frittura sempre diversa e gustosa.
Il Nasu Miso e il Crispy Tamago
Il ristorante IYO a Milano si fa portavoce di tale tradizione, proponendo piatti molto particolari che celebrano la varietà delle tecniche di frittura giapponesi, come il Nasu Miso e il Crispy Tamago, presentando accostamenti con salse che esaltano ulteriormente i sapori.
Da IYO, l’esplorazione nel mondo della frittura giapponese si concretizza anche nel piatto Agemono Mix, tributo alla diversità di questa pratica culinaria che vede l’unione elegante di vari metodi in un singolo piatto.
Le salse da abbinare ai vari tipi di frittura giapponese
La frittura giapponese è – di solito – accompagnata da varie salse, ognuna delle quali esalta i sapori degli ingredienti fritti. Chef Soga, parlando con CiboToday, ha sottolineato che quelle più utilizzate sono la salsa di soia, il mirin e il dashi.
Il fritto furai è spesso servito con una salsa ricca e fermentata nella quale sono presenti verdure, soia, spezie, frutta, dashi, zucchero di canna, aceto di mele. Un condimento complesso che si abbina, perfettamente, alla croccantezza del fritto.
Un’altra salsa, utilizzata nella cucina giapponese, è la salsa tartare, cremosa e a base di cetriolo, maionese, uova sode tritate e cetriolo marinato.