Avete notato quanto costa una bottiglia di olio extravergine d’oliva al supermercato? I consumatori italiani conoscono bene le differenza tra l’olio di semi e quello extravergine d’oliva, ma la loro spesa è sempre dettata dalle loro tasche. Ecco cosa è emerso da un recente studio condotto dall’Istituto Pierpaoli. Se siete curiosi di saperne di più, non vi resta che continuare la lettura dell’articolo.
L’aumento del costo dell’olio extravergine d’oliva
Da 4/5€ a ben 9€ a bottiglia: il costo dell’olio extravergine d’oliva è praticamente raddoppiato. Secondo uno studio dell’Istituto Pierpaoli condotto in vista di Cibus 2024, 1 consumatore su 3 non compra più questo prodotto e preferisce usare come sostituto l’olio di semi. L’aumento esorbitante del costo ha cambiato radicalmente le abitudini dei consumatori italiani. Sempre secondo lo studio, il 47% degli intervistati dichiara di aver ridotto il consumo di questo condimento del 30%, mentre il 40% degli intervistati lo ha addirittura dimezzato.
Questo prodotto d’eccellenza italiana è sempre stato ampiamente usato dai consumatori italiani e difficilmente l’avrebbero sostituito come un prodotto di qualità decisamente inferiore e di differenti proprietà nutritive. Tuttavia visto l’aumento generale del costo della vita, il caro affitto, la guerra, il rincaro dei generi di prima necessità, gli italiani hanno adottato delle abitudini di spesa e alimentari differenti. Secondo gli esperti, questo cambio di rotta non è momentaneo, ma è duraturo e gli effetti sul comparto si vedranno nel lungo termine.
La risposta dei produttori
Di fronte a questi dati allarmanti e ai numeri preoccupanti, i produttori di olio extravergine d’oliva hanno risposto dicendo che c’è stato un reale aumento dei prezzi a bottiglia, ma che la loro perdita nei primi due mesi del 2024 non è stata così alta (solo del 9,5%).
Hanno anche spiegato l’aumento improvviso dei prezzi del prodotto. Il mercato dell’oro giallo ha improvvisamente lievitato i prezzi quando si è reso conto che la produzione olivicola stava andando molto male, soprattutto in Spagna. La crisi climatica ha rovinato i raccolti e di conseguenza è nettamente diminuita la quantità di olio extravergine d’oliva prodotto. Ciò ha fatto scattare un aumento considerevole dei prezzi.
Sempre a detta dei produttori di olio, si prevedono raccolti migliori nel 2025 e quindi dall’anno prossimo si prospetta un calo dei prezzi dell’olio extravergine d’oliva a 6 euro a bottiglia. Dunque non ci sarà un ritorno al costo precedente di 4/5 euro a bottiglia, ma soltanto un calo del prezzo.
Secondo i produttori, pur aumentando il costo, gli italiani se devono spendere di più per una bottiglia di olio extravergine d’oliva scelgono sempre un prodotto Made in Italy. Infine gli esperti hanno anche affermato che bisogna dare il giusto valore economico all’olio extravergine d’oliva che è un’eccellenza al pari del vino italiano e non è una commodity, ovvero un prodotto di massa che può essere venduto a basso costo.