L’olio di oliva, oltre a essere un buon condimento, ha delle proprietà interessanti. Ecco quanto consumarne.
Secondo gli esperti, ci sarebbe una dose ideale di olio di oliva da consumare. Vediamo, allora, di quale si tratta.
Il ciclo di lavorazione dell’olio di oliva
L’olio di oliva, come altri importanti alimenti e bevande, viene prodotto in maniera estesa all’interno dei confini italici.
In effetti, sono veramente numerose le tonnellate che si raccolgono ogni anno per la produzione. In particolare, ci sono alcune fasi essenziali che fanno in modo di dare al consumatore un prodotto finito di qualità.
Naturalmente, anzitutto, si deve iniziare con la raccolta delle olive che, di solito, avviene tra settembre e dicembre.
Durante questa prima operazione, che può essere in momenti diversi a seconda della regione d’Italia, si cercano di scegliere le olive più mature.
In secondo luogo, c’è un altro step importante, e, cioè, quello della separazione delle foglie e del lavaggio. In questo modo, si potrà eliminare tutta la sporcizia che si potrebbe essere accumulata nel corso del tempo.
Poi, arriva il momento della cosiddetta molitura che, in pratica, vede la compressione di ogni oliva che, permette, quindi, di ottenere una sorta di pasta di olio.
La terza fase della gramolatura si può dire che, forse, sia quella più delicata, perché un errore potrebbe addirittura danneggiare, in maniera definitiva, le proprietà chimiche-organolettiche.
Questa operazione, in soldoni, serve per separare le particelle di olio da quelle dell’acqua. Infine, bisognerà procedere con la spremitura che, a propria discrezione, può avvenire a caldo o a freddo.
Così, è proprio in questa fase che si separano la sansa, il mosto oleoso e l’acqua di vegetazione.
Insomma, a questo punto, forse, dovreste avere un po’ più chiaro qual è il procedimento per creare un buon olio di oliva che, successivamente, finisce sulle nostre tavole.
La quantità ideale di olio di oliva da consumare secondo i nutrizionisti
I condimenti sono, di certo, degli elementi necessari per qualsiasi cucina, sia quella italiana che per quelle internazionali.
In effetti, se non ci fossero, i nostri piatti sarebbero sicuramente molto più asciutti e meno saporiti.
A tal proposito, anche in questo caso, possiamo trovare una buona varietà. Per esempio, su certi cibi come, per esempio, le patatine fritte, ci stanno molto bene la maionese, il ketchup o la senape.
Inoltre, le costine di maiale, spesso e volentieri, sono insaporite con un’appetitosa salsa barbecue. In realtà, ci sono tanti altri condimenti come, per esempio, la salsa Worcester e la salsa tartara.
Comunque sia, quello che, di sicuro, è di frequente più presente è l’olio di oliva. Quest’ultimo, peraltro, è ricco di acido oleico, di vitamina E e di polifenoli.
Inoltre, l’olio di oliva, grazie alle sue interessanti proprietà, ci aiuta a combattere l’invecchiamento delle cellule, a diminuire il rischio di malattie cardiovascolari e il colesterolo cattivo.
A questo punto, quindi, ci si potrebbe domandare se esiste una quantità ideale per trarre i migliori benefici. Ebbene, secondo gli esperti, bisognerebbe ingerire circa 40 grammi al giorno di olio di oliva che, in pratica, corrispondono a circa quattro cucchiai.