Ti sei mai chiesto ogni quanto dovresti mangiare affettati ed insaccati? Se sei amante dei salumi affettati, ogni occasione è buona per concederti un bel panino come spuntino spezza fame e far godere le tue papille gustative.
Spesso è impossibile resistere alla voglia di aprire il frigo di casa e addentare al volo una fetta di mortadella profumatissima e deliziosa o di fresca bresaola magari accompagnata anche da un po’ di formaggio spalmabile. Ma quante volte a settimana si possono mangiare i salumi? Se sei curioso di conoscere la risposta, non ti resta che continuare la lettura di questo articolo.
C’è differenza tra salumi affettati e insaccati?
Impossibile resistere alla voglia di salumi. Spesso non solo a casa, ma anche fuori casa è facile cedere alla tentazione di gustare all’ora dell’aperitivo un bel tagliere di affettati in accompagnamento a un calice di vino rosso.
Se mangiati quotidianamente e in abbondanti quantità, i salumi affettati fanno male al nostro organismo, ecco perché i nutrizionisti tendono a sconsigliarli nelle diete (fatta eccezione per la bresaola e la fesa di tacchino).
Prima di scoprire ogni quanto dovresti mangiare affettati, è bene capire la differenza esistente tra affettati e insaccati. Spesso vengono confusi e si tende a credere siano la stessa identica cosa. In realtà gli insaccati sono fatti con carne cruda che dopo essere cotta, viene stagionata e dulcis in fundo affumicata. Un esempio perfetto è la mortadella. Gli affettati, invece, vengono realizzati partendo da carne cotta che viene affettata. Un esempio è il prosciutto cotto.
Quanti affettati mangiare ogni settimana?
Essendoci una netta differenza di prodotto tra insaccati e affettati, risulta normale che ci sia anche una differenza nelle quantità che è possibile consumare ogni settimana. Secondo il consiglio del nutrizionista, gli affettati possono essere mangiati due volte a settimana, mentre gli insaccati solo una volta a settimana. In altri termini per avere un’idea più precisa è possibile mangiare solo 50 grammi di salumi a settimana, vale a dire quattro fette di prosciutto crudo, sei fette di bresaola o due fette di mortadella.
Quali insaccati preferire?
I salumi non sono il massimo per chi sta a dieta, essendo ricchi di sodio. Il consiglio del nutrizionista è di preferire i salumi magri, poveri di grassi e ricchi di proteine.
Il salume consigliato nella dieta alimentare di sportivi o persone che comunque ci tengono alla linea è senza dubbio la bresaola. Questo salume ha il minor numero di calorie e il maggior numero di proteine.
Il prosciutto crudo, nella variante magra, è un buon compromesso per chi è a dieta, ma va mangiato solo una volta a settimana, avendo cura di togliere il grasso.
La fesa di tacchino è uno dei salumi consigliati dai nutrizionisti nelle diete in alternativa alla più costosa bresaola. Questo salume è ricco di proteine e povero di calorie. Può essere mangiata anche due volte a settimana.
Per quanto riguarda il prosciutto cotto, il nutrizionista avverte che si può mangiare una volta a settimana, ma sgrassato ovvero privo del grasso e senza accompagnamento di latticini come mortadella, ricotta o burrata, ma solo con una fetta di pane integrale.