Quali ingredienti contiene la Nutella vegana e in cosa differisce dalla versione tradizionale della famosa crema spalmabile alla nocciola.
Negli ultimi giorni, non si parla di altro: ci riferiamo alla Nutella vegana, recentemente presentata sul mercato da Ferrero. Il prodotto, però, non è ancora disponibile in Italia, anche se ha fatto chiacchierare e non poco gli amanti della classica crema alla nocciola, i quali si sono chiesti quali siano le differenze che intercorrono tra la versione plant based e quella tradizionale. Scopriamo, dunque, insieme le differenze che esistono tra le due tipologie di prodotto.
Tra i prodotti recentemente lanciati sul mercato, che hanno catalizzato maggiormente l’attenzione dei consumatori, possiamo certamente annoverare la Nutella vegana. In molti si sono chiesti, dunque, quali ingredienti sono stati inseriti all’interno di questo crema spalmabile per renderla, per l’appunto, plant based.
Al fine di venire incontro alle esigenze sempre più più variegate dei consumatori, soprattutto di quelli che soffrono di intolleranze, l’azienda ha deciso – dunque – di realizzare questa versione vegana, nella quale – al posto del latte – sono stati inseriti sciroppo di riso e ceci.
Tali ingredienti vegetali, dunque, permettono alla crema di ottenere una consistenza cremosa e un sapore simile alla classica Nutella. All’interno del prodotto, dunque, troviamo nocciole, ceci, olio di palma, zucchero, sciroppo di riso in polvere, cacao magro e emulsionanti, nonché aromi e sale.
Non si sa con precisione quale sia la quantità di nocciole presente all’interno di questa crema spalmabile: al di là di ciò, però, possiamo dire che la principale differenza tra la versione vegana e quella classica sta nella sostituzione del latte con lo sciroppo di riso e i ceci.
Dal punto di vista nutrizionale, ci sono delle differenze che si possono individuare attraverso l’analisi di alcuni fattori. Per quello che riguarda gli zuccheri, sia la versione vegana che quella tradizionale contengono una quantità importante di zuccheri aggiunti che, per l’appunto, conferiscono il sapore dolce alla crema stessa.
Per quel che concerne invece i grassi, ambo le creme sono ricche di grassi in quanto apportati dall’olio di palma, che rende il prodotto molto calorico. Dando uno sguardo – invece – alle calorie, l’etichetta mostra un numero invariato rispetto al numero classico, 80 calorie per un cucchiaio di 15 grammi di prodotto.
Al di là di ciò, c’è da dire che Ferrero non è la prima azienda che produce crema spalmabile vegana: tra queste, infatti, ci sono Rigoni di Asiago, che ha lanciato la Nocciolata, Valsoia con la propria crema alle nocciole con cacao e avena. Anche Alce Nero e Probios producono, con le nocciole italiane, creme spalmabili biologiche.