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Nuovo trend della sobrietà: ma come stanno realmente le cose?

Un trend, una tendenza, una moda, questo è quello che spesso seguono i giovani e non solo. Oggi c’è un trend al quanto salutistico: il trend della sobrietà. Ma tra ciò che va di moda e ciò che realmente dicono i fatti non sempre c’è stretta relazione. Vediamo quindi come stanno realmente le cose. 

Il trend della sobrietà

I trend non sempre sono positivi, ma una cosa è certa influenzano un gran numero di persone. Nell’era dei social praticamente tutto può diventare virale e alcune volte a diveltarlo è qualcosa di positivo. Oggi infatti secondo le statistiche, ad andar di moda è la sobrietà. A dimostrarlo sarebbe uno studio redatto da Marketplace, secondo il quale, ben il 21% delle persone facenti parte della Generazione Z (anno di nascita 1997-2012) e oltre il 40% dei Millenial ( anno di nascita 1981-1996) bevono bevande alcoliche sempre più di rado, soprattutto la sera.

No all’alcol si alla sobrietà-wineandfoodtour.it

Sicuramente per questo trend della sobrietà dobbiamo dire grazie alla Generazione Z, che con i social posta praticamente ogni cosa e questa volta ci ha proprio azzeccato. Una moda salutista basata sulla consapevolezza, la conoscenza del fatto che l’alcol a lungo andare può creare danni alle nostre capacità intellettive così come al nostro organismo. Ecco che sui social nascono ogni sorta di mocktail e bevanda analcolica, offerte a party e feste. L’idea che spesso veniva proposta soprattutto ai giovani è che: “senza alcol non ci si diverte” ed invece questo nuovo trend dimostra che “senza alcol ci si diverte di più“.

Mocktail al pompelmo-wineandfoodtour.it

Rifletteteci un po’ su, cos’è meglio una serata in cui abbiamo inibito le facoltà mentali e di cui probabilmente il giorno dopo ricorderemo poco e niente, a parte un grande mal di testa. Oppure sarebbe meglio godersi una serata all’insegna della sobrietà ed il giorno dopo svegliarsi con il sorriso in volto? La risposto penso sia più che ovvia. Oggi il mercato ci viene in aiuto in molti modi. Esistono infatti vini dealcolati, birra analcolica, proxies, mocktail e un’infinità di altre preparazioni che ci ricordano le bevande alcoliche, senza contenere alcol. Ma se questa è la tendenza, le statistiche sul consumo di alcol cosa dicono?

Cosa dicono le statistiche

Le statistiche sulla quantità di alcol bevuta dai più giovani è tuttavia al quanto preoccupante. Mostra infatti un altro lato della medaglia, quello che non punto all’apparenza, ma nasconde una triste realtà. Il covid ha creato due realtà drasticamente differenti. Se da un lato troviamo ragazzi che hanno voluto cercare e diffondere la consapevolezza, dall’altro troviamo ragazzi che gettano la loro frustrazione nell’alcol. Le statistiche rivelano che dei ragazzi facenti parte della generazione Z quasi 800.000 sono Binge Drinkers, ovvero bevano per il puro gusto di ubriacarsi. Il dato ancor più triste e preoccupante è che tra questi numeri più di 80.000 sono minorenni.

Pur essendo questi numeri preoccupanti, il mercato delle bevande analcoliche è in continua crescita. Ci auguriamo quindi che continui la sua crescita, così come questo trend della sobrietà al fine di vedere questi numeri scendere sempre più fino ad azzerarsi.

Roberta Paltera

La cucina è espressione e creatività, permette di trasformare un'idea in vera e propria arte. Il cibo è vita e non mi stanco mai di parlarne. Scrivo per condividere quest'arte, scrivo perché la mia felicità sia la vostra.