Tutti noi siamo abituati a scolare l’acqua di cottura nel lavello: non esiste mossa più sbagliata e dannosa! Questo comportamento che appartiene alla nostra routine quotidiana riguarda non solo l’acqua di cottura della pasta, ma anche quella delle verdure, delle uova, della carne e di molte altre ricette.
Quasi nessuno sa che questa abitudine può essere davvero dannosa per le tubature della cucina e per le guarnizioni. La pasta è sicuramente il cibo preferito dagli Italiani, insieme alla pizza. Ciò significa che in ogni casa, da Nord a Sud della nostra Penisola, quotidianamente viene cucinato un piatto di pasta.
Le ricette sono infinite: basta un pizzico di fantasia (o cercare in giro sul web nei vari blog di cucina) e il gioco è fatto. Ciò che quasi nessuno sa è che scolare l’acqua bollente della pasta appena cotta direttamente dalla pentola nel lavello è un gesto da evitare nella maniera più categorica perché rovina irrimediabilmente la cucina. Perché? Per scoprire il motivo non vi resta che continuare la lettura.
Perché scolare l’acqua di cottura nel lavello è dannoso?
Quando l’acqua bolle raggiunge 100 C°. Trattandosi di una temperatura davvero molto elevata diventa evidente come buttarla direttamente dalla pentola al lavello è un’azione da evitare.
L’acqua rovente danneggia immediatamente le tubature e le guarnizioni. Se poi questo gesto viene ripetuto tante e tante volte, allora il danno è maggiore e il disastro assicurato! Onde evitare di spendere soldi per rimediare al danno, è importante cambiare le abitudini quotidiane. Ciò significa che non bisogna scolare l’acqua di cottura nel lavello, mai. O meglio possiamo farlo, ma per farlo dobbiamo prima aprire l’acqua fredda del rubinetto del lavello.
L’incontro, ovvero il mix acqua calda e acqua fredda è necessario per far diminuire la temperatura dell’acqua di cottura. Si tratta di piccoli accorgimenti quotidiani che possono davvero fare la differenza e il vostro portafoglio ringrazierà! Meglio ricordarsi di questo piccolo trucchetto che spendere tanti soldi in manutenzione ed idraulico.
Acqua di cottura: ecco i consigli dello chef
L’acqua di cottura della pasta non necessariamente deve essere scolata nel lavello, ma può anche essere riutilizzata. Non ci avete forse mai pensato, ma esistono innumerevoli modi per riutilizzare l’acqua di cottura.
Ecco come riutilizzare l’acqua di cottura della pasta:
- pulizia dei sanitari (si può aggiungere limone e/o bicarbonato)
- pediluvio idratante (si può aggiungere sale grosso e olio essenziale di lavanda ed è un ottimo rimedio per gambe gonfie e piedi doloranti, soprattutto d’estate)
- maschera per capelli nutriente (basta aggiungere yogurt o miele)
- irrigazione per fiori o piante da giardino
- ammollo dei legumi (ceci, fagioli, lenticchie)
- brodo neutro
- impasto di pane e pizza
Il modo più semplice per riutilizzare l’acqua della pasta è quello di lavare i piatti. Il nostro consiglio è di lasciarli in ammollo per 10 minuti e aggiungere un minimo di quantitativo di detersivo per piatti.
C’è anche da dire che l’acqua di cottura del riso è ancor meglio di quella della pasta, poiché è maggiormente ricca di nutrienti, acido folico, antiossidanti, magnesio, ferro, potassio e zinco. Quindi questa acqua anziché scolata nel lavello, può essere usata come detergente intimo o per lavarsi.