Bere il caffè al bar di mattina è un rito a cui molti italiani stanno rinunciando. Inoltre bere il caffè di sera a volte è davvero proibitivo.
In molti si chiedono, cosa va cambiare il prezzo del caffè al bar? Ebbene la marca del chicco di caffè non c’entra per nulla.
Caffè gradito anche dalle capre
Lo sanno bene i bevitori di caffè che viaggiano, che la tazzina varia non solo di gusto, ma anche di prezzo, da una città all’altra.
L’aroma che sprigiona una tazzina di caffè al bar è in grado di allertare i sensi assopiti, e non ancora desti di chi ha lasciato le coltri, del proprio letto da poco.
Benedette capre che ne hanno mostrato gli effetti! Eh si, perché è grazie alle capre di Kaldi, un pastore etiope, che oggi tanti sono vittime della malia del caffè. Come narra la leggenda, una capretta era intenta a divorare delle strane bacche rosse.
Le capre si sa sono dei ruminanti, che con il tempo hanno sviluppato la capacità di triturare di tutto.
Quelle di montagna poi sono capaci di incespicarsi su dirupi incredibili, per cibarsi di cibo meno appetibile e difficile da raggiungere, alcune addirittura salire sugli alberi.
Ebbene il pastore si è reso conto che la capretta divoratrice di bacche, era insolitamente sveglia al ritorno serale nella stalla. Quindi incuriosito il pastore fece delle prove e da li in poi il caffè prese piede come “bevanda eccitante per eccellenza“.
Ristretto, corretto, lungo all’americana (e nonostante questo lo chiamano ancora caffè!), non c’è bar in città o nei paesi che non abbia una macchina per fare il caffè, il proprio fornitore e qualcuno anche la macchina per macinarlo fresco.
Ma il prezzo della bevanda, scura come una notte senza stelle varia, non solo da città a città ma anche dall’ora in cui la ordiniamo al bar.
Bere il caffè di sera
In estate molto più che in inverno le strade delle città si popolano di gente in vacanza che si gode il fresco passeggiando per le vie più belle del centro.
Le località turistiche italiane abbondano di ristoranti e di bar che affacciano su piazze dove mangiare un gelato, una granita e bere il caffè di sera, magari in buona compagnia. Le città più visitate sono le città d’arte o quelle con una maggiore movida notturna.
Roma, Milano, Torino, Verona, Venezia solo per citarne alcune hanno il privilegio di avere grandi piazze su cui affacciano prestigiose strutture ricettive, dalle quali godere la vista, stando comodamente seduti ad un tavolino del bar.
In questi momenti la vita scorre ad un ritmo più lento e a misura d’uomo, e un caffè preso giusto dopo cena fa piacere.
Tuttavia occorre fare attenzione, perché se siete conviti che pagherete la stessa cifra del caffè consumato la mattina leggendo il giornale, vi sbagliate.
In effetti potreste trovarvi a dover pagare di più. Non come quanto avvenuto con le turiste straniere in Grecia che si sono viste recapitare un conto salatissimo. ma comunque ben più alto.
Ad esempio nella bella Piazza Venezia, il prezzo del caffè può variare dal banco a soli 3 €euro ai 6,50 richiesti vi siete seduti ad un tavolino che affaccia sulla laguna.
Se siete a Roma e volete sedervi al Bar Canova nella centralissima Piazza del Popolo costa 1 €uro. Mentre se siete a Piazza Navona, da seduti, il caffè al Dolce Vita arriva a costare anche 5 €uro.
D’altra parte la vista delle opere del Bernini e del Borromini, stando comodamente seduti, possono motivare un’impennata del prezzo del caffè. E non solo di quello.
Quindi se avete deciso di offrire il caffè a tutti gli amici, pensando di cavarvela con poco, sappiate che il conto sarà un po’ più elevato.