Negli Stati Uniti è scoppiata una nuova mania legata al miele al peperoncino, per cui tutti sono impazziti: perché si collega all’Italia.
Il miele al peperoncino, conosciuto, negli USA, con il nome di “hot honey“, ha conquistato il palato degli americani, diventando uno dei condimenti preferiti in diversi piatti, tra i quali possiamo annoverare le nugget di KFC e le insalate di Sweetgreen. Tale prodotto si trova oggi in molte pizzerie statunitensi, dove è stato utilizzato come condimento per la pizza. Anche se il miele al peperoncino è un prodotto tipicamente calabrese, il suo legame con l’Italia è stato scoperto solo qualche tempo fa. Scopriamo, dunque, insieme cos’è e qual è la connessione con lo Stivale.
Miele al peperoncino, la nuova ossessione degli americani
In Calabria, il miele piccante con peperoncino è prodotto da sempre: molte famiglie, infatti, lo preparano in casa durante l’estate, utilizzando i peperoncini arrivati al loro stato di maturazione massimo. La tradizione del miele – insaporito con note piccanti – è presente anche nel sud degli Stati Uniti, eredità delle varie influenze culturali portate dall’Africa durante il periodo della schiavitù.
La popolarità dell’hot honey negli Stati Uniti si deve – in parte – a Martha Stewart e al programma della CBS “This Morning“, che hanno contribuito ad introdurre tale prodotto nelle case americane.
Mike Kurtz, fondatore di Mike’s Hot Honey ed apprendista pizzaiolo, ha sviluppato la propria versione del miele al peperoncino, ispirandosi ad un viaggio in Brasile, dove ha assaporato – per la prima volta – il miele piccante su una pizza.
Tornato a New York, ha perfezionato la ricetta e ha iniziato a distribuirla attraverso la famosa pizzeria Paulie Gee’s di Brooklyn. La pizza “Hellboy” ha riscosso un enorme successo, facendo – di conseguenza – decollare la sua azienda.
L’impatto culturale e commerciale dell’hot honey
Al giorno d’oggi, il Mike’s Hot Honey è il principale produttore di miele piccante negli Stati Uniti: il prodotto è disponibile sia all’ingrosso che al dettaglio.
Il successo di Kurtz ha ispirato, nella stessa impresa, molti altri produttori, ma pochi sono riusciti a replicare il suo successo. Kurtz, infatti, ha saputo posizionare il suo prodotto in maniera astuta sul mercato, in quanto non lo ha mai definito una “salsa piccante“, bensì lo ha collocato tra i mieli, settore che, nei fatti, meno competitivo.
Tale scelta di marketing ha permesso al proprio miele di differenziarsi e di essere riconoscibile sugli scaffali dei supermercati e di conquistare un posto d’onore accanto a condimenti importanti, come la salsa ranch, la Worcestershire e la tzatziki nel mercato americano.
E, da quando è stata immesso sul mercato, il miele al peperoncino ha conquistato milioni di americani che, nei fatti, non possono più farne a meno.