Oggi vi portiamo in un goloso food tour in giro per Napoli alla scoperta di uno dei più antichi street food partenopei: la frittatina di pasta. Insieme ai panzarotti, al cuoppo misto, alle zeppole di pasta cresciuta e agli scagliozzi fritti, questo cibo è tra i più amati dai locals e dai turisti. La città pullula di rosticcerie e friggitorie, ma anche pizzerie e tavole calde con vetrine traboccanti di frittatine calde e fumanti. Oggi accanto alla versione classica, ci sono tante varianti di gusto e rivisitazioni per soddisfare anche i palati più esigenti e raffinati. Pronti? Si parte alla volta di Napoli.
Il nome potrebbe trarre in inganno. La frittatina non è una frittata di uova in versione mini, ma un timballo di pasta (maccheroni, bucatini, spaghetti o ziti spezzati), uova, formaggio, carne macinata, piselli, carote, pepe e besciamella.
Già erano note nel XVIII secolo. A prepararle in origine erano solo le signore dei bassi napoletani (i cosiddetti vasci, ovvero case con affaccio strada senza finestre) che davano a sfamare l’intero quartiere.
Per farla venire croccante fuori e morbida dentro, la frittatina viene passata in una pastella di acqua e farina prima di essere tuffata nell’olio bollente e fritta. In passato, durante la quaresima era preparata la frittatina di magro fatta solo con olio, formaggio e pasta.
La frittatina di Di Matteo a Napoli è storia. Da molte guide, ma anche da numerosi foodblogger e giornalisti enogastronomici, è stata eletta la “frittatina più buona di Napoli”. Questa storica pizzeria situata nel cuore del centro storico è la mecca per studenti, turisti e napoletani. Non c’è da spaventarsi per le lunghe file kilometriche perché il servizio è super veloce. La sede storica si trova in via dei Tribunali 94.
Il pizzaiolo Ciro Salvo considera la frittatina l’aperitivo immancabile prima della pizza. La sua è fatta a regola d’arte e prevede l’utilizzo dei bucatini che, dopo essere stati cotti al dente, vengono spezzati e uniti alla besciamella fredda. Successivamente vengono divisi in tante porzioni palline uguali e bucate al centro per essere riempite con carne macinata, piselli.
L’ultimo step, dopo il passaggio nella pastella, è la frittura in olio di girasole bollente.
Nella pizzeria che vanta il titolo di più antica pizzeria del mondo, ossia nell’Antica Pizzeria Port’Alba, a due passi da Piazza Dante, nel cuore del centro storico della città, potete trovare una vetrina traboccante di street food partenopeo: dalla pizza a portafoglio (classica, ma anche in tante varianti) alla frittatina di pasta.
Il nostro food tour termina nel quartiere di Totò la Sanità dove c’è la sede di Concettina ai Tre Santi. Da provare la frittatina alla genovese.