Un modo diverso di preparare la mozzarella in carrozza di Borghese, senza usare il pane e aggiungendo dell’acqua gassata: ecco come fa lui.
La mozzarella in carrozza è un piatto tipico della cucina napoletana e laziale, che consiste in fette di mozzarella infarinate e impanate, racchiuse tra due fette di pane casereccio e fritte in olio bollente.
Origini del nome
Il nome deriva dalla forma delle fette di pane, che ricordano una carrozza con le ruote. La mozzarella in carrozza è un piatto semplice ma gustoso, che si può servire come antipasto o come secondo. Si accompagna bene con una salsa di pomodoro o con una insalata verde. La mozzarella in carrozza è una ricetta tradizionale che richiede pochi ingredienti ma molto sapore.
La mozzarella in carrozza è un piatto che fa parte della storia di Napoli, che ci fa pensare alle nostre nonne che lo preparavano in poco tempo e in qualsiasi momento.
Anche se è un piatto nato dalla cucina povera, oggi lo si trova anche nei ristoranti più raffinati o nelle ricette dei grandi chef. Uno di questi è Alessandro Borghese, che ha origini napoletane e, per questo, ha abbinato la mozzarella in carrozza alle papaccelle, i peperoni tipici di Napoli, piatti, carnosi e gustosi.
Alessandro Borghese è uno chef e personaggio televisivo italiano, originario di Nocera Inferiore, allievo di alcuni dei migliori chef italiani.
È diventato celebre grazie alla sua partecipazione a programmi televisivi come “Cuochi e Fiamme“, “4 Ristoranti” e “Kitchen Confidential“, dove ha mostrato le sue abilità culinarie e la sua passione per il cibo. Borghese è anche proprietario di diversi ristoranti in Italia e all’estero.
Mozzarella in carrozza di Borghese
La mozzarella in carrozza di Borghese è una variante della classica mozzarella in carrozza, un piatto tipico della cucina napoletana e laziale.
La versione di Alessandro Borghese, uno chef famoso per il suo programma televisivo Kitchen Sound, prevede l’aggiunta di prosciutto e papaccelle, i tipici peperoni napoletani, dalla forma schiacciata, carnosi e saporiti. Questa preparazione di Alessandro di Borghese è una ricetta gourmet che si può servire come antipasto o come secondo piatto.
Mozzarella in carrozza di Borghese
Equipment
- ciotola
- padella antiaderente
Ingredienti
- 8 fette di pancarrè bianco
- 80 gr prosciutto cotto
- 1 mozzarella
- 40 gr papaccelle
- 200 gr farina 00
- 1 uovo
- 120 ml latte
- 120 ml acqua frizzante
- 15 gr lievito di birra
Istruzioni
- Per la preparazione della nostra mozzarella in carrozza di Borghese, inizialmente, si dovrà rimuovere la crosta dalle fette di pancarrè.
- Dopo di che, si preparano 4 fette farcite con 1 fetta di prosciutto, 2 fette di mozzarella ben asciugata e un po' di papaccelle al loro interno poiché il condimento deve essere posto tra due fette di pancarrè.
- Dopo averle sistemate, mettetele nel frigorifero per farle raffreddare. Se volete, potete aiutare il processo mettendo sopra un oggetto pesante, ad esempio una pentola, per schiacciarle leggermente.
- Nel frattempo, ottenete la miscela per friggere. In una ciotola, rompete l'uovo e aggiungete il latte, acqua frizzante e il lievito di birra, mescolando accuratamente il tutto. Dopo di che, lasciate riposare il composto per circa due ore.
- Dopo aver aspettato il tempo previsto, potete iniziare a friggere. Prendete quindi le fette di pancarrè e immergetele nella pastella, poi mettetele a friggere nell'olio che avrete già fatto scaldare.
- Per gustare la mozzarella in carrozza perfetta, bisogna condire il piatto con una leggera spruzzata di sale e pepe. In questo modo, la prelibata mozzarella filante e croccante, potrà rilasciare completamente il suo sapore e la sua texture, regalandovi un'esperienza di gusto davvero unica.
- Non vi resta che assaporare ogni boccone di questa delizia calda e preparata al momento!
Vini da servire con la Mozzarella in carrozza di Borghese
Per accompagnare la mozzarella in carrozza di Borghese, si possono scegliere dei vini bianchi della Campania, la regione di origine dello chef e del piatto.
Ad esempio, un Fiano di Avellino DOCG, un vino bianco nobile e autoctono, con buon corpo e sapidità, oppure un Ischia DOC bianco o bianco superiore, un vino fresco e fruttato.
Un’altra opzione è un Aversa Asprinio spumante DOC, un vino bianco frizzante e leggero, che contrasta bene il grasso della frittura.