Scegliere la montagna come meta per le vacanze estive è, indubbiamente, un’ottima scelta, per trovare un po’ di refrigerio dalla calura estiva. I posti di montagna da poter visitare qui in Italia sono davvero tantissimi. Oggi, ci concentreremo, in particolar modo, su una perla delle Dolomiti, ovvero le tre cime di Lavaredo.
Le tre cime sono parte integrante delle Dolomiti di Sesto, ovvero la zona nord-orientale delle Dolomiti. Sono a cavallo tra il Trentino Alto Adige e il Veneto. Fanno parte, per quanto riguarda l’amministrazione, di Dobbiaco e Auronzo Cadore. Vengono chiamate anche “Tre cime di Dolomia” e comprendono la Cima Piccola, Grande e la Cima Ovest.
Per raggiungere le tre cime, bisogna fare prima tappa al rifugio di Auronzo. È, infatti, questo il punto di partenza, raggiungibile comodamente in auto. Oppure si può usufruire dei mezzi pubblici, che partono da Misurina oppure da Dobbiaco. Inoltre, è possibile giungere alla cime anche a piedi, partendo da Piano Fiscalino, dal lago di Antorno e da San Candido-Valle Campo di Dentro. Insomma, ci sono varie opzioni. Potete scegliere quella che si adatta meglio alle vostre esigenze.
Se decidete di visitare le tre cime, allora potete alloggiare in rifugio, che è un’esperienza davvero bella e suggestiva, soprattutto per chi è alle prime esperienze. Ma non solo. Se volete, potete anche stare in hotel (a Sesto, Dobbiaco, Auronzo e Misurina) e poi raggiungere il rifugio Auronzo. I rifugi più indicati sono naturalmente l’Auronzo, il Pian di Cegnia, il Locatelli e il Zsigmondy-Comici.
Questo bellissimo parco, all’interno del quale si trovano le tre cime, è patrimonio dell’UNESCO, è grande circa 11.891 ettari e risale all’anno 1981. Nel Grand Hotel di Dobbiaco, c’è un centro visitatori e un museo molto interessante da visitare a titolo gratuito.
Il modo migliore per visitare le tre cime è a piedi e, come abbiamo detto, partendo dal Rifugio Auronzo. Lungo la strada, si incontrano i sentieri numero 101 e 105 e si arriva al Rifugio Locatelli, laddove c’è una vista da togliere il fiato. La lunghezza di tutto il percorso delle cime è di 9.5 chilometri all’incirca. Più o meno, servono tre ore, tre ore e mezza di cammino (contando anche qualche piccola sosta).
Cominciamo dicendo che le tre cime meritano tantissimi scatti fotografici e anche video, senza nessun tipo di filtro. Si tratta di una bellezza naturale, senza eguali, che non necessita di alcun ritocco. Quindi, gli appassionati di fotografia potranno dedicarsi a immortalare ogni angolo.
Qui, è possibile dedicarsi all’arrampicata. La cima più adatta è quella Grande. In ogni caso, le tre cime presentano all’incirca 25 salite, tutte ben attrezzate. Per quanto riguarda il trekking, sia i più esperti sia i principianti possono cimentarsi in quest’attività, poiché ci sono sentieri per ogni tipo di livello.
Si può percorrere il sentiero anche in bicicletta però c’è da dire che non tutte le aree sono adibite per la mountain bike. Per quanto riguarda gli sport, invece, quelli più adatti al periodo invernale sono lo sci d’alpinismo e la ciaspolata. Chiaramente entrambi gli sport devono essere praticati in piena sicurezza.
Le tre cime sono visitabili in ogni periodo dell’anno. Tuttavia, i mesi più adatti per percorrerle tutte sono maggio, giugno e settembre, perché il clima non è tanto caldo. Molti si chiedono se visitare le tre cime sia adatto a tutti indistintamente. La risposta è affermativa, anche se bisogna non prendere in considerazione i percorsi più impegnativi, soprattutto se ci sono i bambini.
Quello dal rifugio Auronzo è, in ogni caso, facile. Per quanto riguarda l’abbigliamento, meglio prediligere quello tecnico, a strati, indossare scarpe da trekking e volendo utilizzare anche i bastoncini.