Difficile frenare la curiosità quando si visita Roma e ci si ferma dinanzi alle sue bellezze artistiche. In particolare, vi siete mai chiesti dov’è che vanno a finire le monetine lanciate nella fontana di Trevi, una delle strutture più belle al mondo? Ecco finalmente svelato il loro destino.
La Fontana di Trevi è il più grande e celebre monumento di Roma, voluto da papa Clemente XII. Ogni giorno del periodo in cui è visitata si trasforma in un luogo magico che attrae turisti e residenti da tutto il mondo. Tutti lanciano monete nella fontana per propiziarsi fortuna, come un antico rito che dura da secoli.
Questa fontana barocca è uno dei monumenti più iconici della città e una tappa obbligatoria per i turisti che visitano la capitale italiana. Ma pensate di sapere davvero tutto sulla leggendaria “Fontana di Trevi”? In questo articolo scoprirai il significato delle monete lanciate nella fontana, dove finiscono i soldi e perché questa tradizione continua ad affascinare migliaia di persone ogni anno.
Monetine lanciate nella fontana di Trevi: da dove nasce l’antica tradizione
Chi visita Roma non può non fare questo rito porta fortuna. Ma dove finiscono le monetine lanciate nella fontana di Trevi? Oggi proveremo a spiegarvi il loro destino, ma prima facciamo un piccolo excursus su come nasce una delle più belle fontane al mondo. La sua costruzione fu commissionata da Papa Clemente XII nel 1730 e richiese quasi trent’anni per essere completata.
Il nome “Trevi” deriva dal fatto che la fontana sorge al punto in cui tre strade si incontrano. La struttura è imponente e spettacolare, con una grande vasca circolare che accoglie la statua centrale del dio Oceano che cavalca un carro trainato da cavalli marini.
L’intera fontana è decorata con sculture rappresentanti figure mitologiche come Tritoni e Nereidi, mentre il frontone superiore riporta una figura allegorica della Salubrità pubblica. Negli anni successivi alla sua costruzione, l’iconica Fontana di Trevi ha subito diverse ristrutturazioni per preservarne l’integrità estetica. Oggi rappresenta uno dei monumenti più famosi di Roma e attrae turisti provenienti da tutto il mondo.
Perché si lanciano monetine nella fontana?
La Fontana di Trevi, situata nel cuore della città di Roma, è una delle attrazioni più famose e visitate d’Italia. Ogni anno migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo si recano presso la fontana per ammirarne la bellezza e gettare una moneta.
Ma quali sono i motivi alla base del gesto simbolico del lancio della moneta nella fontana? Innanzitutto bisogna sapere che questo è un rituale antichissimo: già nell’antica Roma, infatti, le persone gettavano offerte votive nelle fontane o nei laghi come segno propiziatorio per gli dei dell’acqua. Nel caso specifico della Fontana di Trevi, invece, il significato attribuito alle monete lanciate risale al XVIII secolo quando venne realizzata l’imponente opera d’arte barocca.
Si dice che chiunque voglia assicurarsi il ritorno a Roma debba lanciare nella fontana una moneta con la mano destra rivolta all’indietro sopra la spalla sinistra. Oltre ad essere uno dei monumenti più belli ed emblematici della storia italiana e mondiale, la Fontana di Trevi rappresenta anche un importante punto di riferimento culturale e spirituale per tutti coloro che vi si avvicinano.
La tradizione più antica legata alla Fontana di Trevi è il lancio della moneta. Se vi trovate davanti la fontana, con gli occhi chiusi, provate a lanciare un soldino dentro. Si dice sia buon auspicio e che possa farvi tornare presto nella città eterna.
Per alcuni, gettare le monete nella Fontana di Trevi è una specie di rituale scaramantico che aiuta a realizzare un desiderio espresso durante il lancio. Ma da dove arriva originariamente questa usanza seguita da turisti di ogni nazionalità? Gli storici sostengono che la tradizione sia nata con l’archeologo tedesco Wolfgang Helbig, in viaggio a Roma nel 19° secolo. Affascinato dalla bellezza della città, decise di creare un gioco per alleviare la malinconia del gruppo. Quello che era iniziato come un innocuo incantesimo si è rapidamente trasformato in qualcosa di più profondo e serio.
Come si raccolgono le monete all’interno della sorgente
È ampiamente ritenuto che il lancio della moneta affondi le sue radici nell’antica Roma. I romani gettavano solitamente soldi nell’acqua come offerta alle divinità e alle ninfe, un rituale di fortuna che spesso veniva ripetuto in periodi di siccità.
Il rito originario richiedeva che la moneta gettata non fosse più in corso, ma con il tempo questa regola è andata perduta. Per cui, ogni giorno, si accumula un patrimonio di monete al fondo del monumento. Ancora oggi molte persone si domandano se queste monete finiscono da qualche parte?
Ogni giorno all’alba, quando la città è vuota, alcuni operatori estraggono le monete dalla Fontana di Trevi che i turisti hanno lanciato il giorno precedente. Chiaramente non si possono lasciare i soldi ad accumularsi senza raccoglierli. È un lavoro da effettuare con frequenza.
Monetine lanciate nella fontana di Trevi: si raccolgono per beneficenza
Il Campidoglio ha stretto un accordo per gestire i soldi gettati nella Fontana di Trevi. Si tratta di un’opportunità unica per fare del bene alla città e a chi la abita. Ogni giorno Acea raccoglie monete di valute diverse. Euro, dollari, yen e molte altre ricadono nelle casse Caritas della Diocesi. È così facile immaginare come questo aiuti la gente in difficoltà.
Da tempo è stato firmato un accordo tra il Campidoglio e l’associazione di beneficenza che prevede l’utilizzo dei proventi raccolti dalle monete gettate nella Fontana. Essendo la maggioranza delle monete di piccolo taglio, si stima che si raccolgano circa 3.000 euro al giorno. Questo denaro è destinato a finanziare progetti volti ad aiutare senzatetto, malati e persone in condizioni di estrema povertà.
Nel 2018 è stato rinnovato l’accordo con la Caritas, che ha permesso di raccogliere 1,5 milioni di euro. Un sollievo importante, dato che c’era il timore che i fondi non fossero più destinati al programma ma fossero invece utilizzati per sanare alcuni fondi del Comune di Roma. Fortunatamente questa possibilità è stata accantonata e nessuno sembra messa in discussione l’utilizzo dei fondi.
Naturalmente, ci sono stati molti tentativi di furto da parte di persone che volevano rubare i soldi finisci per mano dei turisti nella fontana. Per fortuna però, il Comune ha messo delle transenne intorno alle fonti proprio per prevenire eventuali furti.