Ingredienti semplici ma freschi, danno vita al cocktail simbolo dell’estate e della spiaggia: il Mojito. Le sue origini sono abbastanza lontane, ma oggi è amato e diffuso in tutto il mondo.
Il mojito
Siamo prossimi all’estate e presto ci ritroveremo in spiaggia con il caldo afoso. Arriva l’ora di punta, quella in cui il sole incomincia ed essere insopportabile. Quindi cerchiamo un bar e chiediamo al barista: “un cocktail fresco, quale mi consiglia?”. La risposta quasi sempre sarà: “Le preparo un Mojito“. Si perché siamo sinceri cosa c’è di più fresco di questo cocktail? Unisce l’essenza stessa dell’estate in un bicchiere, rinfresca, rigenera e da sapore anche all’estate più torrida. Oggi è presente come ricetta, in tutti i bar e solitamente si prepara rispettando certi canoni.
Si utilizzano sempre: tanto ghiaccio, succo di lime, menta fresca in foglie o anche i rami, Rum bianco, zucchero di canna e soda. Il mix da vita ad una bevanda dissetante in cui le foglie di menta fanno da padrone nel gusto. La scelta più discussa riguarda il ghiaccio utilizzato. Per una questione di praticità o semplicemente di merchandising, per la preparazione viene spesso utilizzato il ghiaccio tritato. Secondo ricetta originale e come vuole la tradizione, il ghiaccio dovrebbe essere in cubetti. In questo modo si scioglierà più lentamente e non si rischierà di avere una bevanda annacquata.
Storia
Un cocktail così frescon non poteva che trovare le sue origini in un Paese dove l’estate fa da padrona, ovvero Cuba. Verso il 1500 le acque cubane erano piene di navi di corsari che salpavano in un luogo e nell’altro per il loro bracconaggio. Uno dei corsari più famosi all’epoca era “El Draque”, Fancis Drake, inglese conosciuto come il primo ad aver solcato i “sette mari“. Il suo posto preferito in quelle zone era l’isola de la Juventud, piccolissima isola dell’arcipelago. Qui era solito recarsi in una taverna per abbeverarsi, ed è proprio qui che la storia ha inizio.
In questa taverna si serviva un Rum ricavato dalle canne da zucchero (aguardiente) e per renderlo fresco, si aggiungeva lime, menta e zucchero di canna. Vi ricorda qualcosa? Comunque il nome allora era Draquecito o Draque richiamando il nome del Rum. Col tempo ci furono alcune modifiche apportate alla bevanda originale, ed una fu proprio variare la tipologia di Rum. Incerto è invece il motivo per il quale il Draquesito venne poi chiamato Mojito. Ma di una cosa siamo certi, gli ingredienti che danno vita alla freschissima bevanda sono rimasti pressoché invariati fino ad oggi e ringraziamo i proprietari dei quella piccola locanda nell’arcipelago cubano, per averla inventata.
Ricetta del Mojito
Equipment
- 2 bicchieri
- 1 cucchiaio lungo
Ingredienti
- q.b. ghiaccio in cucbetti
- 90 ml rum bianco
- 1 succo lime
- 80 ml soda
- 4 cucchiaini zucchero di canna
- 4 rametti menta
Istruzioni
- In ogni bicchiere inseriamo 2 cucchiaini di zucchero alla base.
- Subito dopo il succo di lime (mezzo lime per ogni bicchiere).
- A questo punto inseriamo 2 rametti di menta in ogni bicchiere.
- Versiamo il ghiaccio e colmiamo il tutto.
- Finiamo aggiungendo rum e soda.
- Il nostro mojito è pronto per essere sorseggiato.
Varianti
La variante più conosciuta di questo drink è sicuramente quella analcolica. Prepararla è in effetti semplicissimo perché sostituiremo il Rum con la soda ed il gioco sarà fatto. Possiamo anche preparare una versione più particolare aggiungendo della radice di zenzero fresco nei primi passaggi. Otterremo così un mojito alla zenzero ugualmente fresco ma con un tocco piccante.