Avete mai sentito la storia della sirena Partenope e della fondazione di Napoli? Secondo gli storici, la città di Pulcinella è stata fondata dai Greci nell’VIII secolo a.C. Secondo il mito e nell’immaginario collettivo, Napoli è stato fondata dalla sirena Partenope. Il nome deriva dal greco e significa “vergine”. In origine la città era chiamata Partenope, furono i Romani che traducendo la parola in latino la ribattezzarono Neapolis, ovvero “città nuova”. Ci sono tre diverse versioni sulla fondazione del capoluogo campano. In tutte le versioni c’è la sirena come protagonista e il tema è l’amore. Siete curiosi di saperne di più?
La versione più nota è il mito che vede protagonisti la bellissima sirena Partenope e il famoso Ulisse, re di Itaca. Avvertito dalla maga Circe, Ulisse conosce bene le doti delle sirene e il pericolo del loro canto. Così per salvare la sua ciurma, ordina ai suoi uomini di tapparsi le orecchie per non udire il canto ammaliante delle sirene ed andare incontro a morte sicura. Lui si fa legare all’albero maestro della nave.
Tra le sirene c’era anche Partenope che si innamora di Ulisse e tenta invano di sedurlo. Non riuscendo nell’impresa si lascia morire in mare e il suo corpo finisce sull’isolotto di Megaride dando vita a Napoli.
Secondo la versione del mito della fondazione di Napoli fornita dalla famosa scrittrice Matilde Serao, Partenope era una fanciulla greca innamorata dell’eroe greco Cimone. Purtroppo la giovane donna era già stata promessa in sposa dal padre ad un altro uomo. Così i due innamorati decisero di fuggire via e lasciare per sempre la Grecia. Approdarono nel Golfo di Napoli e lì vissero felici fino alla fine dei loro giorni. Partenope diede alla luce 12 figli. Secondo questo mito, la bella fanciulla non sarebbe mai morta, anzi continua a vivere in eterno per aiutare i napoletani.
Secondo un’altra versione del mito, la città di Pulcinella, della pizza e della sfogliatella, sarebbe nata sempre da una storia d’amore, ma tra la sirena Partenope e il centauro Vulcano. Eros scagliò il dardo infuocato e fece innamorare perdutamente i due giovani a prima vista.
Purtroppo anche il re degli dei, il temibile Giove, bramava la bella sirena e furioso per il suo rifiuto decise di separare per sempre i due giovani amanti trasformando Vulcano nel Vesuvio. La dolce sirena per il dolore si uccise lanciandosi nelle acque del Golfo. Il suo corpo approdò sull’isolotto di Megaride e diede vita a Napoli.