Sapevate che esistono più di 100 tipi diversi di pianta di mirtillo? Quali sono le migliori varietà da coltivare e come è possibile prendersene cura? I mirtilli sono arbusti appartenenti alla famiglia delle Ericacee e vengono usati sia in cucina che per motivi ornamentali. Probabilmente il più famoso è il mirtillo blu, ma esiste anche quello nero, quello rosso e quello gigante. Siete curiosi di saperne di più?
Esistono ben 100 varietà di pianta di mirtillo, ma le più famose ed apprezzate, anche dai meno esperti, sono essenzialmente quattro:
Tutte e 4 le varietà descritte sono usate per fare marmellate, sciroppi o come ingrediente di ricette gustose di primi e secondi piatti, ma vengono anche usate per scopo ornamentale come piante da giardino.
Per curare questa pianta servono attenzioni particolari, anche se non è necessario avere il pollice verde. Bisogna fare una concimazione regolare e una potatura annuale. La pianta va potata in inverno o all’inizio della stagione primaverile, avendo cura di togliere tutti i rami secchi o malati.
Se la pianta si presenta troppo fitta di rami, bisogna tagliare i rami più piccoli e quelli più in basso per favorire la circolazione di aria.
Per quanto riguarda la raccolta dei frutti, invece, i mirtilli vanno raccolti manualmente facendo molta attenzione perché sono delicati. Si possono raccogliere e mangiare solo quando sono di colore uniforme e si staccano con molta facilità dalla pianta.
Il terreno deve essere acido con pH tra 4,5 e 5.5. Potete decidere di coltivare i semi o comprare la piantina (noi vi consigliamo la seconda opzione). La pianta deve essere esposta al sole almeno 6 ore al giorno e non di meno, altrimenti muore inevitabilmente.
La pianta di mirtillo è ampiamente diffusa in Italia nella zona delle Alpi e degli Appennini, ma più in generale in tutto l’emisfero boreale.