La ricetta per preparare uno delizioso antipasto, utilizzando la buccia delle patate, come fanno le donne: trucchetto infallibile.
Gli scarti del cibo, molto spesso, possono essere utili aldilà delle ricette delle preparazioni che realizziamo in cucina. Oggi, infatti, prepareremo un fertilizzante organico per le orchidee, riutilizzando le bucce di patata, che, ad esempio, abbiamo considerato per la preparazione di un piatto. Scopriamo, dunque, insieme come realizzarlo, in pochi e semplici passaggi.
Al fine di preparare un fertilizzante utile per le orchidee, bisogna, dunque, tenere a disposizione la buccia delle patate che, magari, abbiamo utilizzato per un’altra preparazione, prettamente culinaria.
Le patate sono ricche di vitamine A, B, C, E altri minerali, tra i quali possiamo annoverare il potassio, il fosforo e il calcio, che saranno molto utili per rendere ancora più belle le orchidee che abbiamo in casa, in terrazzo e/o in giardino.
Le orchidee richiedono una cura particolare, anche se non è complicato poi gestirle.Per prima cosa, vi consigliamo di permettere loro di ricevere luce filtrata, in modo da evitare di scottare la pianta, posizionandole in modo che ricevano la stessa da est da ovest da una finestra.
Nel momento in cui le foglie dell’orchidea diventano gialle, vuol dire che stanno ottenendo troppa luce, nel momento in cui, invece, diventano lunghe e scure vuol dire che hanno bisogno di più luce.
La temperatura ideale per le orchidee durante il giorno varia tra i 20 e i 29 gradi, mentre di notte dovrebbe essere leggermente più fresca, tra i 13 e i 16 gradi. L’umidità è un altro fattore importante: bisogna mantenere un livello del 40-70%.
Per quanto riguarda l’annaffiatura, è fondamentale lasciare asciugare il substrato tra una somministrazione e l’altra. È bene immergere il vaso in acqua per qualche minuto e poi lasciarlo sgocciolare completamente, assicurandosi che non resti acqua nel sottovaso, per evitare il rischio di radici marce. Dopo la fioritura, potate lo stelo fiorale sopra il secondo o terzo nodo dall’alto, in modo da rinvigorire la pianta.